Dal Varesotto a Faenza per aiutare: “Io sommozzatore 70 enne al fianco dei giovani spalatori”

Il racconto di Gero Rinaldo, partito la scorsa domenica 21 maggio per la Romagna insieme ad altre otto persone delle associazioni Sommozzatori Protezione Civile Varese ODV e Pronto Intervento Protezione Civile Garibaldi di Busto Arsizio

Dal Varesotto a Faenza per aiutare

«Qui la situazione è drammatica. Il Lamone è esondato in due punti della città, ci sono case allagate, con l’acqua che arriva fino a dieci metri in alcuni palazzi. Ma noi siamo qui per lavorare e ci siamo subito attivati».

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A raccontare è Gero Rinaldo, responsabile dei sommozzatori della Protezione civile Provincia di Varese, partito la scorsa domenica 21 maggio per la Romagna insieme ad altre otto persone appartenenti alle associazioni Sommozzatori Protezione Civile Varese ODV e Pronto Intervento Protezione Civile Garibaldi di Busto Arsizio, affiliate all’associazione nazionale Proteggere Insieme. Sono stati attivati dal Dipartimento Protezione Civile con destinazione Forlì e sono subito partiti.

«Sabato eravamo a Sumirago per il passaggio del Giro d’Italia, il giorno dopo siamo partiti per la Romagna e resteremo qui fino al 28 maggio – spiega Rinaldo -. Io ho oltre 70 anni e da più di 40 sono al servizio della comunità con tantissimi interventi, la scorsa estate abbiamo lavorato per la “bonifica” del lago di Varese prima della balneabilità. Siamo abituati a dare una mano quando serve. A Faenza, dove siamo stati destinati dopo il nostro arrivo, la situazione è drammatica. I piani bassi delle case sono distrutti, è arrivata l’acqua del mare, le cantine sono allagate e le porte delle case bloccate dal fango. Dentro le case è tutto distrutto: mobili, arredi, ricordi, tutto andato. Gli sfollati sono tantissimi, ospitati in palestre e strutture provvisorie: la gente si dà da fare, con grande dignità. Ci chiedono aiuto per provare e recuperare le proprie cose, noi facciamo il possibile».

Ad aiutare sono arrivati tantissimi ragazzi da tutta Italia: «È un bel segnale, nel disastro generale – continua il responsabile dei sommozzatori della Protezione civile Provincia di Varese -. L’esempio di questi ragazzi che sono arrivati e si danno da fare, più di 4 mila solo sul territorio faentino, è encomiabile. Stanno lavorando sulle strade con un impegno notevole».

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Tra i vari interventi fatti nelle prime ore di lavoro a Faenza, Rinaldo ne cita uno emblematico: «Abbiamo dovuto far intervenire un nostro sub per aprire le cantine e far defluire l’acqua – racconta -. Ha dovuto immergersi e sfondare le porte della parte sotterranea, unico modo per liberare un po’ la parte in superficie. Nelle case abbiamo trovato fango dappertutto, che blocca serrature e porte. Sarà dura per queste persone ricominciare».

Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Maggio 2023
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