Proroga al 31 dicembre 2023 per il riconoscimento delle qualifiche professionali del personale sanitario ucraino
La proroga permette ai cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 (allo scoppiare della guerra) di esercitare temporaneamente le loro qualifiche professionali sanitarie e di operatore socio-sanitario in Italia

Il Governo italiano ha prorogato fino al 31 dicembre 2023 la norma che consente il riconoscimento delle qualifiche professionali del personale sanitario e socio-sanitario ucraino. Questa decisione è stata presa in seguito alla modifica dell’articolo 34, comma 1, del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, convertito dalla legge 20 maggio 2022, n. 51.
La proroga, in deroga agli articoli 49 e 50 del regolamento del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, e alle disposizioni del decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, permette ai cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 (allo scoppiare della guerra) di esercitare temporaneamente le loro qualifiche professionali sanitarie e di operatore socio-sanitario in Italia.
Le strutture sanitarie e sociosanitarie italiane possono reclutare temporaneamente tali professionisti, muniti del Passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati, con contratti a tempo determinato o con incarichi libero-professionali, anche di collaborazione coordinata e continuativa. La proroga mira a facilitare l’ingresso di personale sanitario qualificato nel sistema sanitario italiano per far fronte alle esigenze del settore.
Le strutture che procedono al reclutamento temporaneo devono trasmettere i nominativi dei professionisti sanitari reclutati e la relativa documentazione. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano si occuperanno della conservazione della documentazione ricevuta e istituiranno un elenco dei professionisti sanitari e degli operatori socio-sanitari reclutati. Questo elenco verrà poi trasmesso ai relativi Ordini professionali.
La proroga fino al 31 dicembre 2023 offre un’opportunità significativa per il personale sanitario ucraino di integrarsi nel sistema sanitario italiano e contribuire alla fornitura di servizi sanitari di qualità nel Paese.
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