L’Asst Sette Laghi riduce i letti per l’estate: una trentina i posti in meno all’ospedale di Varese
La carenza di personale e la necessità di concedere le ferie impongono una progressiva riduzione a partire dal 3 luglio e fino all'11 settembre

Dopo tre anni di lavoro intenso, legato all’emergenza sanitaria e al recupero delle liste d’attesa che si erano create, l’Asst Sette Laghi chiuderà alcuni letti per il periodo estivo: « È necessario per permettere al personale di godere delle ferie – spiega il direttore sanitario Lorenzo Maffioli – Soprattutto per la necessità di assicurare il periodo di recupero a infermieri e OSS». La grave carenza di personale impone quindi un rallentamento, seppur limitato, delle attività.
Lo scorso anno, la decisione di non chiudere per garantire il piano di recupero delle liste d’attesa venne duramente contestato dai sindacati.
DAY SURGERY A RITMO RIDOTTO
Già oggi una riorganizzazione minima interessa la Day Surgery che sta funzionando al 70% delle sue potenzialità: « I primari però – spiega il DS Maffioli – stanno gestendo diversamente le proprie agende inserendo anche piccoli interventi di day surgery nel programma di sala operatoria, così da recuperare qualche caso. Ci sono specialità che sono maggiormente in sofferenza per l’alta richiesta, un esempio per tutti l’urologia che richiama pazienti anche da fuori provincia».
RIORGANIZZAZIONE A PARTIRE DAL 3 LUGLIO
La riorganizzazione prevede chiusure progressive a partire dal prossimo 3 luglio: « Iniziamo con una riduzione di 12 letti: 2 di urologia, 2 di chirurgia generale, 2 di otorino e due di neurochirurgia, 2 di pneumologia, 1 di chirurgia vascolare e 1 di toracica. Altri 10 letti saranno chiusi la settimana successiva, il 10 luglio: 3 di oncologia, 3 di dialisi e 4 di chirurgia d’urgenza. Il 17 luglio, infine chiuderemo 2 letti di medicina e due di neurologia. Questo assetto rimarrà fino all’11 settembre quando riapriremo tutti i letti contemporaneamente».
RIDUZIONE DEI LETTI DI TERAPIA INTENSIVA
«In questa riorganizzazione faremo anche delle modifiche all’area della terapia intensiva. Ridurremo di circa il 13% la capacità, ma ogni emergenza sarà presa comunque in carico. Dal 26 giugno avvieremo una progressiva chiusura dei letti ad alta intensità di cura, in parallelo alla riduzione dell’attività chirurgica. Compattiamo le aree di terapia intensiva generale e di neurochirurgia e quelle di cardiochirurgia e Utic. Nella prima decade di settembre confidiamo di tornare a pieno regime».
NESSUNA CHIUSURA NEGLI ALTRI PRESIDI
La scelta di ridurre le attività riguarda soltanto l’ospedale di Circolo di Varese, nessuna chiusura, invece, è prevista per gli atri presidi del Verbano o di Tradate.
Il problema è la carenza di personale, soprattutto infermieri, che l’azienda sta cercando di recuperare in tutti i modi. Oltre ai professionisti che dovrebbero arrivare dall’America Latina, ci sono bandi attivati a ripetizione per attrarre con contratti a tempo determinato per poi arrivare alla stabilizzazione.
L’ultimo concorso per 12 posti da infermiere ha visto, però, la partecipazione di soli due candidati. Per Luino si punta sull’alloggio quasi gratis.
Di fondo c’è il tema dei compensi non competitivi con la vicina Svizzera che penalizza il nostro territorio. La questione è al vaglio del Ministro Schillaci ma anche di Regione Lombardia a cui si è rivolto anche l’Ordine degli Infermieri sollecitando benefit e una politica di welfare incentivante.
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