Cuccioli di cane con passaporto bulgaro contraffatto, sequestrati alla dogana di Chiasso
I sette cani di razza carlino erano in due gabbie nel bagagliaio di un'auto con targa svizzera ma guidata da una donna di nazionalità serba
I collaboratori dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno intercettato lunedì scorso alla dogana autostradale di Chiasso sette cani con passaporto falso. I cuccioli, appartenenti alla razza carlino, si trovavano a bordo di un SUV con targhe svizzere, guidato da una donna di nazionalità serba. I cani sono stati sequestrati dall’Ufficio del veterinario cantonale il quale provvederà ad avviare la procedura di multa.
Tutto ha avuto inizio nelle prime ore di lunedì mattina quando una donna è stata fermata all’ingresso del valico autostradale di Chiasso mentre guidava il SUV. Nel bagagliaio del veicolo c’erano due gabbie che contenevano sette cuccioli di carlino, una razza molto amata. La conducente aveva l’intenzione di sdoganare gli animali, ma il destino dei cani è presto cambiato quando gli agenti hanno iniziato a esaminare i loro passaporti.
Quello che hanno scoperto ha sollevato una serie di preoccupazioni. I passaporti dei cani sembravano contraffatti, con informazioni sospette che destavano dubbi sul loro stato sanitario e sulla veridicità delle date di nascita. Tali documenti falsificati avrebbero potuto facilitare la vendita illegale dei cuccioli, mettendo a rischio la salute dei cani stessi.
Di fronte a questa scoperta, i cuccioli sono stati immediatamente trasferiti alla dogana commerciale di Chiasso, dove l’Ufficio del veterinario cantonale (UVC) ha preso il controllo della situazione. Per garantire la loro salute e sicurezza, gli animali sono stati posti in isolamento, e verranno sottoposti a una serie di esami approfonditi per assicurarsi che non abbiano contratto malattie durante il loro viaggio e che siano trattati adeguatamente.
Al momento, si sospetta che l’importazione dei cuccioli non abbia rispettato i requisiti sanitari e che le informazioni riportate nei documenti siano state manipolate per accelerare la vendita. Pertanto, l’Ufficio del veterinario cantonale ha annunciato che avvierà una procedura contravvenzionale contro i responsabili di questa operazione illegale.
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