Non c’è tempo per tornare in ospedale. Edoardo nasce in casa a Vergiate grazie a papà e nonna
La mamma era stata rimandata a casa poco prima di mezzanotte ma quando sono arrivati non c'era più tempo di tornare in ospedale e così papà Davide e la nonna hanno assistito mamma Giada, guidati al telefono
Prima la corsa in ospedale perchè le contrazioni iniziavano a diventare forti, poi il ritorno a casa perchè la dilatazione non era ancora quella giusta ma Edoardo aveva fretta di nascere e così il compagno e la mamma della puerpera diventano l’equipe che fa nascere il bambino, in casa. È Giada, la mamma, a raccontarci il parto che non si sarebbe mai aspettata: in casa, senza medici e infermieri.
«È successo tutto tra la sera del 23 dicembre e le prime ore del 24, dopo essere tornata dall’ospedale con dolori ma non avendo la dilatazione giusta per il ricovero. Non ammessa, mi mandano a casa. Nel tragitto del ritorno inizio ad avere contrazioni più forti, arrivando a casa con il mio compagno e mia mamma ho iniziato ad avvertire che mancava veramente poco».
Giada, il compagno Davide e la mamma fanno appello a tutta la lucidità possibile: «Abbiamo chiamato il 112, invece che fiondarci in ospedale, perchè Edoardo aveva già la testa fuori. Quando Davide ha spiegato la situazione all’operatore lui ha subito capito che non c’era tempo da perdere. Ha attivato la videochiamata e ci ha guidati passo dopo passo».
E’ stato così che in pochi minuti Giada ha preso tra le braccia il bimbo, proprio lì, in casa. Poco dopo sono arrivati ambulanza e automedica che li ha portati in ospedale. Mamma e bimbo stanno bene.
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