Regione Lombardia difende la politica a sostegno delle disabilità e la conversione in servizi dei fondi alle famiglie

Il consiglio regionale ha bocciato la richiesta delle opposizioni di integrare le risorse tagliate dal nuovo piano nazionale per la non autosufficienza

Consiglio regionale

Ampio dibattito nell’aula del Consiglio regionale sul ventilato taglio dei sussidi alle famiglie con persone con disabilità grave e gravissima previsto dal Piano nazionale per la non autosufficienza e recepito dalla Delibera della Giunta regionale n°1669 del 28 dicembre scorso.

Sono stati presentati due distinti documenti: in ordine di presentazione il primo a firma Pierfrancesco Majorino (PD) sottoscritto da tutti i gruppi di minoranza che è stato respinto dall’aula e il secondo a prima firma Alessandro Corbetta (Lega) che è stato invece approvato.

Nel documento delle minoranze, illustrato dal Consigliere Davide Casati (PD), si richiedeva che Regione Lombardia integrasse le risorse destinate ai sussidi individuali alle famiglie in cui sono presenti disabili gravi e gravissimi per evitare i tagli previsti a partire dal prossimo mese di giugno, tagli che a secondo delle diverse patologie vanno da 250 a 350 euro al mese.
«Le circa 10.000 famiglie lombarde con disabili gravi e gravissimi chiedono certezze: vogliono sapere se dopo il 1 giugno prossimo riceveranno ancora il contributo regionale e in quale misura. A tal fine – ha proseguito Casati – chiediamo di stanziare subito la somma di 6 milioni oltre ai 3,5 già previsti dall’ordine del giorno votato in sede di bilancio per raggiungere la quota di 10 milioni che garantirebbe il ripristino integrale dei contributi erogato l’anno scorso».
Il documento delle minoranze impegnava inoltre la Giunta regionale a chiedere al Governo una proroga dei tempi di applicazione del Piano e ad accompagnare i Comuni nell’implementazione dei servizi alle persone con disabilità grave e gravissima.

La mozione di maggioranza, illustrata dal Capogruppo della Lega Alessandro Corbetta, ricorda in premessa che il Piano nazionale per la non autosufficienza è stato voluto dal Governo Draghi con il voto favorevole di quasi tutte le forze politiche compreso il Partito Democratico. «E’ previsto obbligatoriamente dal Piano – ha proseguito Corbetta – che una parte delle risorse oggi erogate direttamente alle famiglie venga convertita in servizi da somministrare tramite gli enti locali e le ATS. Non si tratta dunque di tagli, come è stato impropriamente sostenuto in questi giorni, ma della conversione di una parte delle risorse da monetarie a servizi. Regione Lombardia ha sempre dimostrato grande sensibilità al tema della disabilità istituendo già nel 2013 il Fondo regionale a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili, fondo che è stato ulteriormente implementato di 3.5 milioni di euro tramite un ordine del giorno proposto dalla maggioranza in sede di approvazione del Bilancio preventivo poche settimane fa. Respingiamo dunque al mittente – ha concluso Corbetta – l’accusa di aver tagliato i fondi alle famiglie con disabili, anzi i fondi complessivamente sono aumentati».
Il documento della maggioranza impegna la Giunta a proseguire le interlocuzioni con il Governo nazionale anche per tramite della Conferenza delle Regioni al fine di garantire un tempo congruo per l’attuazione dei Lep e non lasciare scoperte le famiglie nella prima fase di attuazione delle nuove direttive nazionali. Si richiede inoltre di avviare un dialogo con il Governo per parificare le prestazioni di assistenza offerte dal caregiver familiare con quelle erogate dalle strutture sociosanitarie pubbliche o convenzionate.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Lisa Noja (Azione-Italia Viva) che ha sottolineato la gravità dell’impatto di questi tagli su famiglie già provate da situazioni di grande sofferenza fisica e psicologica, Nicola Di Marco (Movimento5Stelle),Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra) e Michela Palestra (Patto Civico), tutti a sostegno della mozione delle minoranze.

L’Assessore alla Famiglia e Disabilità Elena Lucchini è intervenuta ricostruendo i passaggi che hanno portato alla delibera di Giunta del 28 dicembre. «Respingo con forza – ha precisato l’Assessore Lucchini – ogni strumentalizzazione politica di un tema così importante. In particolare smentisco la presunta mancanza di coinvolgimento delle associazioni delle famiglie con disabili. Tra ottobre e novembre abbiamo tenuto un gran numero di incontri per condividere con loro l’adeguamento delle normative al Piano nazionale cercando ogni soluzione per ridurre l’impatto sulle famiglie. Abbiamo anche incontrato ANCI Lombardia per gestire insieme ai Comuni l’adeguamento dell’erogazione dei servizi in modo da non lasciare indietro nessuno. Infine pochi giorni fa ho personalmente posto il problema dell’applicazione del Piano alla Conferenza Stato-Regioni coinvolgendo i Ministri competenti. Non ci siamo dunque fatti trovare impreparati ma siamo in prima linea a gestire una partita delicata e complessa insieme ai caregiver e agli enti locali».

In sede di dichiarazioni di voto hanno preso la parola per la maggioranza Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale) e Diego Invernici (Fratelli d’Italia) per manifestare il sostegno dei propri gruppi alla mozione della maggioranza.
Manfredi Palmeri (Lombardia Migliore) e Pierfrancesco Majorino (PD) per conto dei rispettivi gruppi hanno invece annunciato il voto favorevole alla mozione delle minoranze e l’astensione su quello della maggioranza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Gennaio 2024
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