Troppo alcol intorno alla stazione di Gallarate, vietato per un mese il consumo e la vendita
Dal 1° febbraio in vigore la nuova ordinanza comunale: ecco le aree in cui vale e le sanzioni

Troppo alcol intorno alla stazione di Gallarate, troppe persone che “importunano i passanti generando percezione di insicurezza ed apprensione, anche a seguito di comportamenti contrari al decoro ed alla pubblica decenza”. Una situazione problematica, registra l’ordinanza del Comune che vieta la vendita di alcolici in orario serale.
L’ordinanza avrà valore per un mese e sarà in vigore dal giovedì 1 febbraio: bar, pizzerie da asporto, kebabberie e altri pubblici esercizi nell’area della stazione ferroviaria di Gallarate non potranno fare “somministrazione e vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione dalle 18 di sera alle 6 del mattino”. Viene vietato “a chiunque, nella stessa fascia oraria e nella medesima area, il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione”.
Qual è l’area interessata dall’ordinanza antialcol?
Ovviamente è ben definita dalle vie di riferimento: piazza Giovanni XXIII, via Cesare Beccaria, via Alberico Albricci, via Luigi Borghi (nel tratto compreso tra Piazza Giovanni XXIII e via XXV Aprile), via Bernardino Ferni, la via Sciarè, vale a dire dal lato posteriore della stazione.
Divieto esteso infine anche a “i portici di collegamento tra le vie Cavour e Borghi”, la galleria sotto a un condominio che negli ultimi tempi è diventata sempre più zona problematica per consumo di alcolici in strada (mentre poco oltre, in via Cavour, ci sono altri locali che restano fuori dall’area perimetrata).
Come detto l’ordinanza – che per legge dev’essere limitata nel tempo – avrà un valore di trenta giorni. Tra i motivi, anche limitare la dispersione di bottiglie e cocci di bottiglia, pericolosi e destinati a diventare anche un ostacolo alla pulizia della piazza.
Le sanzioni? Multe da 500 ad 5.000 euro.
L’ordinanza, già anticipata due settimane fa in occasione della festa della Polizia Locale, arriva nel mezzo di un dibattito sulla situazione dell’area compresa tra stazione e piazza Risorgimento (c’è stata anche una petizione in merito).
Tra le altre misure opotizzate dal sindaco Andrea Cassani anche la revoca di dehors ai locali che non collaborano, misura allo studio.
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