All’ospedale Sant’Anna delicata operazione al cranio a un tredicenne con un tumore rarissimo
L'intervento condotto dal professor Paolo Battaglia primario di otorinolaringoiatria è andato bene. Il tumore era in una sede molto profonda nel cranio, dove decorrono vasi sanguigni e nervi di vitale importanza
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Un ragazzo di tredici anni, affetto da una rara forma tumorale localizzata a livello della fossa infratemporale e degli spazi parafaringei, è stato operato all’ospedale Sant’Anna di san Fermo della Battaglia. L’intervento è stato eseguito dall’èquipe del professor Paolo Battaglia, associato del Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della vita dell’Università degli Studi dell’Insubria e primario dell’Otorinolaringoiatria di Asst Lariana. Il giovane paziente, arrivato dal Belgio, è stato dimesso nelle scorse settimane ed è già rientrato a casa dove dovrà essere sottoposto a cicli di radioterapia.
«Il ragazzo è affetto da un tumore maligno rarissimo che coinvolge una sede molto profonda nel cranio, dove decorrono vasi sanguigni e nervi di vitale importanza – spiega il professor Battaglia – E’ stato in curato in Belgio, al Ghent University Hospital, dove è stato sottoposto a cicli di chemioterapia e immunoterapia. Nel momento in cui il tumore ha smesso di rispondere ai trattamenti medici, si è reso necessario eseguire un intervento chirurgico per asportare la massa tumorale, senza danneggiare le arterie e i nervi circostanti e senza gravi ripercussioni estetiche. Da qui il nostro intervento». Il paziente è stato così trasferito in Italia ed è stato ricoverato all’ospedale Sant’Anna, nel reparto di Pediatria, diretto dal dottor Angelo Selicorni.
«Prima di procedere chirurgicamente – prosegue il professor Battaglia – abbiamo approfondito il caso con indagini radiologiche mirate che sono state eseguite dai colleghi della Radiologia del Sant’Anna. Gli esami hanno mostrato una stretta relazione del tumore con l’arteria carotide interna».
Nel team multidisciplinare sono stati quindi coinvolti, per la gestione di eventuali complicanze vascolari, il primario della Radiologia, il dottor Lorenzo Moramarco e il dottor Davide Fior, responsabile della Radiologia interventistica. «Abbiamo eseguito l’intervento ricorrendo ad una tecnica endoscopica mini-invasiva – aggiunge il professor Battaglia – e abbiamo utilizzato il naso come porta di accesso alla base del cranio, senza dover eseguire cicatrici che avrebbero sfigurato il volto del ragazzo». Insieme al professor Battaglia, nell’intervento chirurgico sono stati coinvolti il dottor Mario Turri Zanoni, ricercatore del Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita dell’Università degli Studi dell’Insubria e il dottor Marco Valentini.
«Il ragazzo è già rientrato in Belgio – conclude il primario – e adesso dovrà sottoporsi alla radioterapia post-operatoria. Ringrazio tutti gli specialisti che hanno collaborato, il lavoro di squadra, la loro dedizione e professionalità sono state fondamentali per la buona riuscita dell’intervento».
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