Ancora acque blu e maleodoranti nel Sorgiorile tra Gallarate, Besnate e Cavaria

L'episodio segnalato ha anticipato una discussione nel consiglio comunale gallaratese. Ma non è l'unico problema di inquinamento. L'assessore Rech: "L'area non ricade nei confini di Gallarate". Si attendono novità a Cavaria

fontanili gallarate

Le acque del Sorgiorile, il torrente nella zona Nord di Gallarate, tornano a scorrere colorate e maleodoranti: l’episodio è stato segnalato dalla lista civica Obiettivo Comune Gallarate, a due anni dai precedenti episodi nell’inverno 2022.

È un caso che riaccende l’attenzione sulla tutela ambientale di un’area pregevole, area pianeggiante di collina che si estende tra la parte alta di Gallarate (rioni Crenna e Cajello), Besnate e Premezzo e che da alcuni anni è al centro del dibattito politico.
L’ultimo episodio di ricomparsa delle “acque blu” ha riacceso l’attenzione. In passato il sindaco di Cavaria con Premezzo – il comune nei cui confini territoriali rientra il grosso dell’area – aveva spiegato il fenomeno come il riemergere di coloranti accumulati nel terreno a causa di sversamenti illegali: in sostanza in presenza di siccità l’acqua stagnante scioglierebbe il colore nel terreno, che si diluirebbe poi nell’acqua ferma.

Di certo non è un bello spettacolo ed è anche una minaccia alla fauna: «Mezz’ora dopo che sono scattate le fotografie c’era una volpe che stava bevendo dal corso d’acqua», ha detto Massimo Gnocchi, consigliere comunale di Obiettivo Comune. Che lunedì ha riportato il tema della salvaguardia dell’area anche in consiglio comunale, ricordando anche «i recenti e numerosi sversamenti di materiale edili» che avvengono usando una stradina laterale. Gnocchi ha anche chiesto di «valutare un percorso di cura dell’area dato lo stato in cui si trova»

Della questione si era parlato già in passato. «Spero sia l’ultima volta i confini del maldefinito Parco dei Fontanili» ha risposto bruscamente in consiglio l’assessore all’urbanistica Sandro Rech. «È ormai evidente come l’area non ricada sui terreni del Comune di Gallarate. Ed è lo stesso Parco del Ticino, in suo documento, a sancire che l’Oasi dei Fontanili a cura del Wwf”si estende per circa 25 ettari nei Comuni di Cavaria con Premezzo e Besnate“».

L’area si trova appena a margini del Parco del Ticino, che a cavallo tra anni Ottanta e Novanta l’aveva valorizzata in collaborazione anche con il Wwf. Nel 2023 il Parco del Ticino ha terminato la sua funzione, mentre ora è il Comune di Cavaria con Premezzo ad aver preso in carico l’area, con una convenzione, annunciata lo scorso anno, con la Fondazione Ca’ Granda, proprietaria del grosso di terreni agricoli e boschi.

Rispondendo n consiglio comunale Rech ha ricordato che si era tenuta una riunione a maggio 2023, ma «mancavano del due entità principali, il Comune di Cavaria con Premezzo e Fondazione Ca’ Grande.
Nel frattempo la questione è appunto approdata ad una nuova convenzione: «Circola voce che il Comune [di Cavaria con Premezzo, ndr] comunicherà al 23 febbraio l’avvenuta sottoscrizione della convenzione organizzando un tavolo informativo. Il Comune di Cavaria diventerà portavoce di quell’area, con una integrazione del Parco del Boja», l’attigua area verde tra Premezzo, Cavaria e Jerago con Orago.

Proprio su queste basi Rech ha chiarito che Gallarate non si ritiene coinvolta direttamente nella tutela e gestione. Mentre Massimo Gnocchi all’opposto ha ricordato che «al Monte Diviso c’è un parco che domina la piana del Sorgiorile, una parte di quell’area è sul nostro territorio». Questione di nomi delle aree contigue, verrebbe da dire: fontanili, valle del Boja e Monte Diviso di fatto sono parte di un’area articolata ma che ha una sua unitarietà data dal fatto di essere polmone verde a ridosso di aree molto urbanizzate come Gallarate e la “metalmeccanica” valle del torrente Arno a Nord.

Quanto al caso dei rifiuti abbandonati, Rech si è chiamato fuori e anzi ha ricondotto il problema ad altri: «Il Parco del Ticino purché avvisato non è mai intervenuto» (da fine ’23 comunque il Parco del Ticino non ha più competenza o titolo). Uno dei punti esposti all’abbandono di rifiuti edili è la via Brennero a Cajello, così come la traversa della provinciale tra Crenna e Besnate: «La Via Brennero si configura un sentiero ancorché carrabile. Bisognerebbe dare le chiavi a tutti i frondisti, cosa difficilissima», ha tagliato corto l’assessore.

Tornando al tema delle acque, Rech ha ricordato nella sua risposta che «il Comune di Gallarate sta svolgendo tutta una serie di sistemazioni dell’asse del Sorgiorile, finanziati con un bando da 800mila euro, con la sistemazione della briglia che ha permesso di monitorare e mantenere il livello nello stagno», con un sistema che si spera possa contribuire ad affrontare periodi di siccità.

«Io ritengo che si debba fare qualcosa per non perdere un’area naturale come non ce ne sono più dalle nostre parti» ha ribadito Gnocchi in consiglio. L’area rimane certamente molto frequentata da camminatori, mountain biker e runner, ma i problemi si ripresentano. Il nuovo accordo su Cavaria consentirà di sbloccare la situazione?

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 14 Febbraio 2024
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