Emanuele Monti entra nel Cda dell’Agenzia Italiana del Farmaco
Il presidente della Commissione Welfare del Consiglio regionale lombardo è stato nominato direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze

“Sono orgoglioso di poter contribuire fin da subito alla riforma di AIFA, con l’obiettivo di dare valore alla ricerca, l’innovazione e valorizzare i pazienti che devono avere un ruolo centrale nel disegno dei modelli di cura e assistenza”, è quanto dichiara Emanuele Monti, Presidente della Commissione Welfare del Consiglio regionale lombardo, oggi nominato nel Consiglio di Amministrazione della nuova AIFA direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze presieduto dal varesino Giancarlo Giorgetti.
Entro il mese di febbraio sarà convocato il primo CDA della nuova AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) che guiderà la riforma dell’Agenzia, che oggi rappresenta 34 miliardi di euro di spesa annuale, con un tasso di crescita media del 6% annuo.
Il Consiglio di Amministrazione guidato dal Presidente professor Giorgio Palù è composto da altri 3 membri oltre Monti, di cui 2 indicati dalla Conferenza Stato Regioni e 1 dal Ministero della Salute.
“Porterò all’interno dell’Agenzia la mia competenza tecnica e politica in ambito sanitario maturata nel corso delle tre legislature regionali che mi hanno visto, tra i vari incarichi, Presidente della Commissione Sanità lombarda e relatore della riforma sanitaria LR 22 del 2021, affiancata dall’esperienza di oltre 15 anni come manager e Dirigente di importanti multinazionali. Il mio mandato – spiega Monti – sarà caratterizzato dalla freschezza di pensiero, essendo il primo under 40 del Consiglio di Amministrazione dell’AIFA”.
«La mia è una nomina che arriva dopo il mio percorso tecnico nella sanità lombarda – conclude Monti -, un percorso che sono fiero di aver fatto con un impegno molto legato alle associazioni pazienti e al terzo settore. Voglio portare questa esperienza e la voce di chi oggi è malato in un’agenzia che ha anche il compito di innovare le cure per i pazienti. Del resto con il covid ci siamo resi conto come i farmaci non sono soltanto cura e salute ma un vero e proprio settore strategico del paese. Sono anche determinato a portare l’esperienza della Lombardia in questo ambito, va ricordato infatti che siamo la maggior regione produttrice di farmaci in Europa e io l’unico lombardo nel Cda di Aifa».
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