Non è vero che il controllore dell’autobus ha sempre ragione

C’è uno sketch famoso di Aldo, Giovanni e Giacomo sul rapporto conflittuale tra  controllore e viaggiatore. La scenetta si svolge su un tram di Milano, il controllore (Giovanni) accusa un viaggiatore (Aldo) di non avere fatto il biglietto, mentre quest’ultimo sostiene di averlo perduto. Una situazione che rientra nella casistica dell’uso dei mezzi pubblici e tra i “duelli” all’ultima obliterata tra controllore e  viaggiatore.
Un lettore di Varesenews e utente di autobus racconta la sua esperienza.
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Buongiorno, sono un utente che ha l’abbonamento per questione di lavoro ed anche tempo libero ed usufruisce giornalmente del servizio autobus di Varese. Mi faceva piacere sapere se c’era la possibilità di fare presente una cosa molto molto fastidiosa che noto ogniqualvolta salgono a bordo i controllori. Non metto in dubbio che è un lavoro difficile, avere a che fare con l’utente non è semplice, ma la cosa che veramente mi indispone è il modo in cui vengono trattati gli utenti, perché il controllore a prescindere ha ragione – non si sa per quale motivo – ma ha sempre ragione oltretutto l’arroganza che dimostrano nei confronti dell’utente è veramente vergognosa. Sono il primo a sostenere che tutti devono pagare l’autobus, ma ci sono circostanze in cui anche il sottoscritto ha cercato di pagare con carta di debito, e l’apparecchio sull’autobus non leggeva la carta, e quindi la certezza della multa, anche se si spiega sl controllore che l’apparecchio non ha letto la carta. Poi un’altro aspetto: forse è ora di finirla di fare cassa con le macchinette che emettono il biglietto sull’autobus che non danno il resto, un utente deve pagare il biglietto ma non è giusto che la macchinetta si trattenga il resto di 2 euro o qualsiasi altra moneta solo perché la macchinetta non eroga il resto, non mi sembra giusto nei confronti dell’utenza.
Scusatemi lo sfogo ma mi sembrava doveroso farvelo sapere. Grazie e buon proseguimento di giornata.
Lettera Firmata