Frontalieri e comuni di confine, per Licata (Italia Viva) la Lega “fa il gioco delle tre carte”
Secondo il consigliere regionale sui frontalieri "la Lega contraddice se stessa e cerca di confondere i lombardi in vista delle prossime tornate elettorali"
Il consigliere regionale di Italia Viva Giuseppe Licata interviene sulla questione frontalieri dopo che ieri in Regione Lombardia è stata approvata la mozione per l’interpretazione dell’accordo tra Italia e Svizzera.
«Sul frontalierato La Lega fa opposizione a se stessa e presenta in Consiglio Regionale una mozione per chiedere al Ministro Giorgetti, della Lega, di chiarire le recenti discrasie emerse sulla definizione di “Comuni di confine”, che hanno giustamente allarmato molti lavoratori frontalieri per il rischio di perdere le agevolazioni fiscali – dice Licata che è anche membro della commissione “Rapporti tra Lombardia e Svizzera” e che ieri è intervenuto in aula nella discussione sulla mozione presentata dalla leghista Silvana Snider.
«La Lega – spiega Licata – che ha da tempo abbandonato la causa dei frontalieri, affibbiandogli anche la nuova tassa sanitaria, fa il gioco delle tre carte per confondere i lombardi in vista delle prossime tornate elettorali. Peraltro, la mozione ricalca una Rìrisoluzione presentata alla Camera dall’onorevole Mauro Del Barba di Italia Viva, con la quale ha posto già da tempo la medesima richiesta di chiarezza sulle questioni interpretative degli accordi tra Italia e Svizzera e che è tuttora in attesa di parere proprio del ministro Giorgetti».
«In Consiglio regionale il nostro gruppo ha ovviamente votato a favore della mozione, ricordando però alla Lega che da parte loro sarebbe bastata una telefonata al ministro Giorgetti, lombardo e loro compagno di partito, per sollecitarlo a dare parere favorevole alla risoluzione presentata da Italia Viva alla Camera, riaffermando definitivamente che per l’Italia esiste un unico elenco dei Comuni di confine, formato da tutte quelle località che sono poste entro i venti chilometri tra i due Stati. E già che ci sono, sempre con una telefonata, gli potrebbero chiedere di cancellare la tassa sanitaria sui frontalieri da lui istituita. Su quest’ultima, presenteremo a breve una mozione per chiedere la convocazione del tavolo regionale chiamato a decidere se introdurla in Lombardia e in che misura», conclude il consigliere Licata.
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