Mal di testa: sintomo o malattia? Se ne parla alla Liuc
Appuntamento il 13 marzo alle ore 17:30 nell'Aula C229 e in streaming, in collaborazione con Humanitas Mater Domini

Con cefalea si intende un dolore percepito a livello della testa. E’ il disturbo neurologico più frequente; si potrebbe dire che l’unico modo per non avere mai cefalea sarebbe quello di non avere la testa. (foto Pexels)
Se ne parlerà alla Liuc. Appuntamento il 13 marzo alle ore 17:30 nell’Aula C229 e in streaming, in collaborazione con Humanitas Mater Domini.
Una distinzione importante è quella tra le cefalee primarie e quelle secondarie. Nelle cefalee primarie il dolore è legato ad una alterazione dei meccanismi nocicettivi, che controllano la percezione del dolore: questa alterazione è tale da causare in maniera ricorrente la percezione di dolore sebbene non via alcuna causa in grado di spiegare il dolore stesso. Nelle cefalee secondarie il dolore è legato alla presenza di qualche fattore in grado di attivare i recettori dolorifici presenti a livello della testa. In sintesi le cefalee primarie sono dovute ad una disregolazione, quelle secondarie ad una attivazione del sistema nocicettivo. Nelle prime la cefalea è una “malattia”, nelle seconde un “sintomo”.
Le cefalee primarie includono diverse forme, quali: l’emicrania, la cefalea tensiva, la cefalea a grappolo, la nevralgia trigeminale. Si tratta di forme che non mettono a rischio la vita del paziente, ma che possono significativamente interferire con la quotidianità e ridurre la qualità della vita. Si tratta di disturbi episodici e ricorrenti, ma con la potenzialità di cronicizzare; le cefalee primarie croniche sono state riconosciute come patologie sociali. L’emicrania è una patologia “al femminile”: colpisce il sesso femminile con una frequenza almeno doppia rispetto a quello maschile, e nelle donne la sua storia naturale è spesso influenzata da quella ormonale. L’attacco può essere preceduto da altri disturbi transitori, quali non vedere o vedere delle luci in una parte del campo visivo, che sono etichettati come “aura emicranica”.
Anche le cefalee secondarie includono diverse forme. Molte di esse possono essere legate a patologie non gravi e curabili, ad esempio a carico dei seni paranasali, dell’orecchio, dei denti, dell’occhio, ma alcune di esse possono essere il sintomo di una patologia grave quali un tumore o una emorragia cerebrale. In alcuni casi la cefalea costituisce il sintomo dell’alterazione dell’omeostasi, come ad esempio nel caso di una ipertensione misconosciuta.
Le cefalee includono dunque diverse forme con specifici profili diagnostico – terapeutici. La gestione delle persone che soffrono di cefalea è primariamente a carico dei neurologi, anche per definite la necessità od utilità di coinvolgere altri specialisti, non necessariamente di ambito medico ma anche psicologico, nutrizionista, riabilitativo.
A trattare il tema sarà il prof. Maurizio Versino, Neurologo in Humanitas Mater Domini e nei centri medici Humanitas Medical Care. Interviene il Rettore della LIUC, Federico Visconti.
L’incontro rientra nel ciclo di seminari scientifici Formazione e Salute (giunto alla terza edizione), che l’Ateneo dedica al personale docente e amministrativo, agli studenti e a tutta la comunità esterna.
I temi sono trattati da specialisti di Humanitas Mater Domini, dei Centri Medici Humanitas Medical Care e da docenti di Humanitas University.
L’iniziativa è promossa nel contesto della Terza Missione della LIUC dal Servizio Counseling and Well-being.
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