Pnrr, “serve meno burocrazia e sostegni per i Comuni”
Molti Comuni non hanno le disponibilità di cassa per pagare i lavori resi possibili dai finanziamenti del superpiano europeo. La questione sollevata al Pirellone. Il consigliere varesino Licata: "Finlombarda e Cassa Depositi e Prestiti vengano incontro con mutui specifici"
«Con la Risoluzione di oggi abbiamo chiesto a Stato e Regione di aiutare i Comuni impegnati nella realizzazione delle opere del PNRR, attivando sostegni finanziari da Finlombarda e Cassa Depositi e Prestiti, semplificando le attività di rendicontazione e rivedendo le modalità di impiego di personale esterno». Lo dice Giuseppe Licata, consigliere regionale Italia Viva e segretario della Commissione “PNRR, Monitoraggio utilizzo fondi europei ed Efficacia bandi regionali”,
«Molti Comuni non hanno le disponibilità di cassa per pagare i lavori del PNRR, in attesa di ricevere successivamente i fondi previsti. Per questo vogliamo che la società finanziaria regionale Finlombarda contribuisca ad anticipare queste somme e che Cassa Depositi e Prestiti eroghi mutui specifici a disposizione dei Comuni» spiega Licata, che è stato sindaco del piccolo Comune di Lozza, in provincia di Varese.
«Il tema finanziario riguarda particolarmente i piccoli comuni, il 60% del totale in Lombardia sono sotto i 2000 abitanti, che sono poi gli enti che stanno incontrando maggiori difficoltà nella realizzazione delle opere del PNRR. A questa categoria di Comuni è particolarmente rivolta la Risoluzione approvata oggi in Consiglio Regionale, che affronta anche le principali questioni burocratiche che stanno rallentando la realizzazione degli interventi nei territori. È il caso della piattaforma di rendicontazione Regis, incubo dei tecnici comunali, che chiediamo venga urgentemente semplificata. E anche dei limiti di azione troppo stringenti imposti alle figure professionali messe a disposizione dei Comuni, ritenute dagli stessi Comuni poco utili alla causa».
«Tutte istanze che sono arrivate alla Commissione PNRR dagli amministratori locali e dei tecnici comunali, insieme alla richiesta di soluzioni immediate, per aiutare realmente i Comuni, ossatura istituzionale del nostro Paese, di cogliere una sfida storica di innovazione, crescita, potenziamento dei servizi e delle infrastrutture e, in ultima analisi, miglioramento della qualità della vita dei cittadini».
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