Proteggere gli investimenti finanziari, il modello inedito di Art Capital per una garanzia concreta sul patrimonio
Art Capital propone un modello di investimento inedito che si distingue per la sua proposta di integrazione tra arte e finanz

Di fronte ai venti avversi che hanno scosso il mondo degli investimenti tradizionali dal 2022, gli investitori che mirano a tutelare il proprio patrimonio hanno rivolto la propria attenzione a soluzioni alternative rispetto a quelle proposte tradizionalmente. In questo scenario, Art Capital propone un modello di investimento inedito che si distingue per la sua proposta di integrazione tra arte e finanza. Attraverso un approccio che pone al centro opere d’arte di valore inestimabile, Art Capital non solo offre una diversificazione patrimoniale ma stabilisce anche una nuova forma di garanzia, rappresentata dalla detenzione fisica di beni artistici di prestigio.
Le performance delle forme tradizionali di investimento finanziario: uno sguardo sull’efficacia a lungo termine
Il 2022 si è rivelato un annus horribilis per il settore dei fondi di investimento, caratterizzato da una quantità allarmante di perdite significative che hanno segnato uno degli avvii più difficili del secolo. Uno studio condotto da Trustnet rivela una situazione preoccupante: il 90% dei fondi ha subito decrementi nel proprio valore patrimoniale e alcuni di essi hanno visto una diminuzione fino a un terzo delle loro risorse.
Il tessuto finanziario è stato indubbiamente scosso da una serie di fattori concomitanti. L’inflazione in ascesa, le crescenti tensioni geopolitiche, insieme alle pressioni esercitate sulle banche centrali per l’incremento dei tassi d’interesse, hanno creato un terreno ostile per le azioni di crescita. Queste ultime, che per anni avevano rappresentato i pilastri portanti dei mercati, hanno risentito negativamente di tali dinamiche, trascinando al ribasso le performance dei fondi.
Le difficoltà incontrate dai fondi di investimento non si limitano, però, a un ristretto lasso temporale o a eventi ciclici. Uno studio pubblicato su Advisor Perspectives offre una panoramica più estesa, mettendo in luce una tendenza di lungo periodo piuttosto preoccupante per gli investitori: i fondi comuni di investimento faticano a mantenere performance superiori ai loro benchmark di riferimento.
Analizzando un campione di quasi 8.000 fondi azionari statunitensi nel trentennio 1991-2020, emerge che la capacità di sovraperformare rispetto ai benchmark di mercato tende a diminuire a mano a mano che si amplia l’orizzonte temporale di riferimento. In modo particolare, preoccupa la constatazione che oltre il 20% dei fondi non è riuscito a superare il rendimento dei Treasury Bill a un mese, un’indicazione che sottolinea l’impatto del cosiddetto bias di sopravvivenza: la tendenza a valutare la performance dei fondi di investimento senza considerare quelli che hanno cessato di esistere.
Il dato che forse più coglie di sorpresa è il riconoscere che solo una ristretta cerchia di fondi è riuscita a ottenere rendimenti composti significativamente superiori rispetto a quelli del benchmark SPY (SPDR S&P 500 ETF Trust). Ciò solleva una serie di considerazioni sull’effettiva capacità dei gestori di fondi di generare valore aggiunto in modo consistente nel tempo, specie di fronte a indici di riferimento spesso difficili da battere.
Davanti a tali risultati, gli investitori sono chiamati a una riflessione approfondita circa le strategie di investimento da adottare. La selezione di fondi performanti richiede un’analisi critica e una comprensione approfondita del contesto economico e della storia di ciascun di essi. La trasparenza delle informazioni, una gestione attenta e una diversificazione ponderata sembrano essere le risposte più razionali per navigare in acque finanziarie che, come dimostrato, possono rapidamente diventare tempestose.
La soluzione? Inediti strumenti finanziari con nuove forme di garanzia degli investimenti
In risposta alle crescenti sfide che caratterizzano il panorama finanziario contemporaneo, è necessario trovare nuove strategie volte a offrire agli investitori delle inedite forme di garanzia, più solide e tangibili.
Un esempio emblematico di questo innovativo approccio è rappresentato dalla proposta di Art Capital che introduce un modello di investimento inedito nel quale le opere d’arte assumono un ruolo centrale. Con Art Capital, infatti, l’investitore non si limita ad allocare il proprio capitale negli strumenti finanziari tradizionali, bensì entra in possesso, a garanzia dell’importo investito, di un bene culturale dal valore certificato e selezionato da un catalogo di pezzi di rilevanza internazionale. Ecco quindi che l’investimento finanziario portato a termine in questa forma non solo arricchisce e diversifica il portafoglio, ma prevede anche un’inedita garanzia patrimoniale: un elemento fisico e tangibile al quale ancorare il valore dell’investimento.
La formula di Art Capital si concretizza attraverso un contratto di investimento di durata minima triennale, che garantisce all’investitore un rendimento annuo tra il 7% e il 10%, distribuito mensilmente sotto forma di cedola. In caso di fluttuazioni negative del mercato, la presenza fisica dell’opera d’arte, valutata secondo criteri di mercato adottati dalle massime gallerie internazionali (come Galleria Mazzoli, Gagosian o ancora David Zwirner, Galleria Contini), offre un ulteriore livello di protezione del capitale investito. Questa soluzione si distacca dagli investimenti speculativi, proponendo una stabilità rara nel contesto volatile odierno.
Al termine del contratto, la garanzia, ossia l’opera d’arte, verrà restituita nelle stesse condizioni in cui è stata acquisita, assicurando così trasparenza e fiducia nel processo. L’intero importo investito viene restituito all’investitore, delineando un circolo virtuoso di garanzia e restituzione.
Inoltre, va sottolineato come ogni opera d’arte di Art Capital che funge da garanzia sia assicurata da compagnie di assicurazione di primissimo piano come LLOYD’S LONDRA, AXA Art Insurance, Chubb e AIG Private Client Group, assicurando che il valore dell’investimento sia protetto in qualsiasi circostanza.
Il modello di investimento finanziario inedito proposto da Art Capital costituisce una rivoluzione in un ambito in cui gli investitori, attraverso l’arte, possono trovare un nuovo orizzonte di garanzia per il proprio patrimonio.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
gokusayan123 su Saronno, furto in un bar: arrestati due uomini grazie alla segnalazione dei passanti
Giulio Moroni su È morto il noto architetto varesino Raffaele Nurra
gokusayan123 su Reati in aumento in provincia di Varese: i sindaci preoccupati chiedono più forze dell'ordine
Domotronix su A Tradate l’avvertimento dei rapinatori prima di fuggire: “Non denunciare, tanto se ci beccano domani siamo fuori”
malauros su A Tradate l’avvertimento dei rapinatori prima di fuggire: “Non denunciare, tanto se ci beccano domani siamo fuori”
Prick su Il basket perde una leggenda: è morto Sandro Galleani
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.