Stangata dell’Agcom contro lo streaming illegale: fino a 5000€ di multa

Pugno di ferro del commissario dell’Agcom Capitanio: “un provvedimento impopolare ma necessario”. Inviate multe salatissime agli utilizzatori

pallone da calcio

Continua la lotta infinita alla pirateria che mette a segno un risultato importante. Grazie alla piattaforma gestita dall’Agcom Piracy Shield, attiva dal primo febbraio scorso, sarebbero stati individuati i primi utenti che hanno guardato partite illegalmente attraverso il cosiddetto “pezzotto” un numero che potrebbe aggirarsi attorno ai 100mila. Le persone coinvolte sono quelle che hanno utilizzato link illegali, applicazioni scaricabili da App Store e Play Store e possessori di abbonamenti IPTV, per guardare partite in modo illecito.

Come ha commentato il commissario dell’Agcom Massimiliano Capitanio sil suo profilo Linkedin: «Il modo migliore per combattere la pirateria è contrastare le associazioni criminali ma anche quelle legali (!) che fanno business rubando proprietà intellettuali e diritti di altri. Purtroppo una tappa necessaria, anche se probabilmente impopolare, sarà quella di multare gli utenti di pezzotto, gli utenti delle applicazioni facilmente scaricabili dagli store Android ed Apple ma anche dai portali Amazon, gli utenti dei tanti siti facilmente raggiungibili dai motori di ricerca (che ancora non collaborano come dovrebbero). Forse non è ancora chiaro che, a breve, arriveranno sanzioni da 150 a 5000 euro, e questo, come per tutte le multe, è un passaggio che si vorrebbe evitare ma che si è reso necessario, anche perché chi fa business illegalmente sta facendo credere agli ignari utenti che non succederà nulla (utente avvisato…)».

Molto critico, dunque, il commissario anche verso i colossi Google e Amazon, tra i responsabili di questa piaga e accusati di non collaborare come dovrebbero.

«Anche la Spagna si muove nella stessa direzione – ha dichiarato Capitanio – Un fronte comune in Europa non può che far bene».

Una posizione congiunta è, dunque, auspicata con la speranza di ridurre la presenza e l’utilizzo di queste piattaforme pirata, nocive per il calcio e tutto il mondo dello sport.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Marzo 2024
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