I pensionati di Cgil, Cisl e Uil contro l’accordo tra Comune di Castellanza e Humanitas
I sindacati contestano la scelta di prevedere costi agevolati per i residenti per prestazione sanitarie in regime privato

I sindacati dei pensionati dei Confederali, Spi Cgil Cisl Pensionati e uil Pensionati, contestano l’accordo tra l’amministrazione di Castellanza e Humantias Mater Domini per riconoscere agevolazioni ai residenti per le prestazioni sanitarie in regime privato: « Ancora una volta si prendono in considerazione le sole prestazioni a pagamento che inevitabilmente riguardano solo chi può permettersele. Ci domandiamo: i cittadini che non possono permettersi di accedere a pagamento, nemmeno grazie allo sconto ricevuto, come possono essere aiutati? Cosa fa l’amministrazione Comunale per loro? Vogliamo ribadire, come sindacato, che la sanità privata debba svolgere un ruolo integrativo e non sostitutivo del servizio pubblico. Rispetto alle 90 mila visite erogate annualmente, da dichiarazioni Humanitas – Mater Domini, ci chiediamo quante di queste siano state erogate in regime convenzionato con il S.S.N. e quante in regime privatistico?».
« Il sindacato confederale, unitamente alle categorie dei pensionati e dei settori pubblici stanno chiedendo – da tempo immemore – a Regione Lombardia di stanziare risorse per la sanità pubblica e potenziare l’erogazione dei servizi per garantire in modo universale il diritto di accesso alle cure. Stiamo combattendo ogni giorno contro le disuguaglianze che penalizzano i più deboli e i più poveri chiedendo al Governo di tornare ad investire sulla sanità (non sui muri o su scatole vuote ma su medici, infermieri, tecnologie etc..) dopo svariati anni di tagli che hanno evidenziato, anche nella ricca Lombardia, tutti i loro limiti emersi proprio nel periodo pandemico.
Dal Comune di Castellanza, dalle Istituzioni, dai Sindaci e dalla Politica ci aspettiamo azioni soprattutto a difesa del sistema sanitario universale e della costruzione della rete territoriale sanitaria e sociosanitaria; azioni quindi che non alimentino ulteriori differenziazioni, tra i cittadini di una regione, di una provincia o di un comune, a seconda delle diverse opportunità locali, che favoriscono di fatto l’accesso a cure e prestazioni sanitarie a pagamento. Occorre operare – anche istituzionalmente – affinché gli attuali tempi di attesa non costringano i pazienti a rivolgersi alla sanità privata sostenendo di tasca propria i costi di una sanità che invece deve essere garantita a tutti. L’accordo del Comune di Castellanza rischia di essere l’ennesimo atto che ancora una volta va a favorire la sanità privata, in nome di una proclamata “libera scelta” che, di questo passo, sarà sempre meno libera e più obbligata e crea un ulteriore diseguaglianza tra i cittadini.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Roberto Ganna su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Baffetta su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Fabrizio Tamborini su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Alessandro Zanzi su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Emanuele Zanetti su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
GrandeFratello su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.