Giorgio Gori e Irene Tinagli a Varese raccontano la loro Europa
Sul palco della Festa della Schiranna i due candidati presentano il loro programma e il loro impegno in vista del voto della prossima settimana
La campagna elettorale di Giorgio Gori e Irene Tinagli fa tappa a Varese sul palco della storica festa della Schiranna. A sostenere la candidatura del sindaco di Bergamo e della europarlamentare uscente e presidente della Commissione problemi economici e monetari del Parlamento Europeo sono intervenuti il Sindaco di Varese Davide Galimberti, la presidente Alice Bernardoni segretario provinciale PD, Manuela Lozza segretaria del Pd di Varese, il senatore Alessandro Alfieri e il consigliere regionale Samuele Astuti.
I candidati portano la propria passione e la propria esperienza maturata in questi anni di attività politica. da un lato il pragmatismo e la concretezza di Giorgio Gori “Uno dei migliori sindaci d’Italia” spiega Alessandro Alfieri e “Uno dei punti di riferimento per gli amministratori – secondo il Sindaco Davide Galimberti – Un modello vincente da un punto di vista amministrativo, che ha saputo trasformare la sua città e contribuire a cambiare la visione di altre realtà”.
La prima necessità è innanzitutto quella di inviare la gente ad andare a votare e far quindi valere il proprio diritto in un momento così delicato per la geografia europea, con una guerra in corso e una instabilità politica profonda.
“L’Unione Europea è un progetto politico – spiega Giorgio Gori – è l’unico mezzo che funziona e che può funzionare se vogliamo andare avanti, non indietro come altri. Certo cambiare costa. Penso che se un sindaco va a rappresentare i cittadini in Europa riesca a portare un po’ di pragmatismo e un po’ di concretezza, che ha potuto costruire nel ruolo che integra il suo lavoro.”
Irene Tinagli, esperta di economia porta la propria recente esperienza di parlamentare europeo: “Credo fortemente che l’Europa sua un progetto in divenire che realizziamo noi. L’Europa ha risposto a tutte le crisi che hanno condizionato il mondo in questi ultimi anni come l’emergenza Covid. Solo grazie al lavoro unito degli stati dell’Unione è stato possibile contrastare e vincer delle sfide importanti” – conclude – Noi dobbiamo dare all’ Europa veli strumenti giuridici per fare di più”.
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