L’equipaggio di terra di Mediterranea Saving Humans è arrivato a Varese
Presentazione del gruppo dell'associazione nata per aiutare e salvare migranti via terra e via mare. Immagini forti e drammatiche proiettate e raccontate dagli attivisti e dalle attiviste, raccolte nel corso delle ultime missioni
La serata di mercoledì 12 giugno è stata un’occasione persa per chi non ha partecipato all’incontro organizzato dall’associazione Mediterranea Saving Humans. In sala Montanari c’erano circa una trentina di persone, arrivate per ascoltare le testimonianze degli attivisti e delle attiviste delle missioni di mare e di terra e per dare il benvenuto all’equipaggio di terra di Varese.
Mediterranea nasce nell’estate del 2018 dopo le tragedie nel Mediterraneo e la politica dei porti chiusi. In mare la nave Mare Jonio naviga tra la Libia e il Canale di Sicilia per monitorare la zona e soccorrere le persone in difficoltà. A terra Mediterranea è sulle rotte migratorie terrestri, in Bosnia, lungo la Rotta balcanica, in Ucraina a supporto della popolazione colpita dalla guerra.
Sono circa 40 gli Equipaggi di Terra distribuiti sul territorio tra Italia, Europa e Stati Uniti e l’obiettivo è quello di alimentare la presenza anche a Varese, terra di frontiera per tanti motivi.
Abbiamo detto in apertura dell’articolo che è stata un’occasione persa per chi non c’era, perché ascoltare e vedere le immagini dei salvataggi in mare, sentire dalla voce di un medico quali sono le conseguenze sui corpi e sulle menti delle persone salvate dai naufragi dopo anni di peregrinazioni tra deserti e prigioni libiche poteva essere un’opportunità per aprire la mente e conoscere una realtà di cui si sente parlare in tv con toni troppo spesso propagandistici, senza la giusta consapevolezza.
A tirare le fila è intervenuta in video la presidente di Mediterranea Saving Humans Laura Marmorale, seguita poi da Marcello Medici, attivista di Formigine con esperienze soprattutto in Ucraina. E poi le immagini, scioccanti e toccanti, proiettate da Danny Castiglione, capomissione di Mediterranea Saving Humans sulla Mare Jonio nell’ultima missione di aprile. Altrettanto forti le parole di Francesco Nastasio, medico, attivo nel soccorso in mare, ma anche in missioni di terra tra rotta Balcanica e Ucraina, che ha spiegato quali sono le conseguenze dal punto di vista sanitario per le tante persone che vengono salvate delle missioni di Mediterranea. E ancora Francesco Cafagna, attivista che fa parte dell’Equipaggio di terra di Milano ed è anche responsabile del progetto “ferrovia sotterranea” che mira ad aiutare i migranti in transito sul nostro territorio.
Infine, spazio per l’equipaggio di terra di Varese, tenuto a battesimo proprio nella serata di mercoledì 12 giugno da Marco Zangirolami e Giusi Lo Verso, organizzatrice della serata. Ci saranno altre occasioni per conoscere Mediterannea Saving Humans e rendersi conto del lavoro che attiviste e attivisti mettono in campo ogni giorno, nei contesti più diversi e complessi, con un obiettivo primario: salvare e proteggere le persone.
Per informazioni www.mediterranearescue.org o mediterranea.varese.edt@gmail.com.
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