Un progetto contro spaccio ed emarginazione per la stazione di Saronno sud
Ci sta lavorando l'amministrazione comunale di Saronno con l'aiuto di cooperativa specializzata, con l'obiettivo di contrastare l'emarginazione giovanile e fornire un punto di riferimento all'interno della stazione

Un progetto sociale per combattere degrado e spaccio alla stazione ferroviaria di Saronno sud. Ci sta lavorando da qualche settimana l’amministrazione comunale di Saronno con l’aiuto di cooperativa specializzata, con l’obiettivo di contrastare l’emarginazione giovanile e fornire un punto di riferimento all’interno della stazione.
Il progetto, ancora in fase di costruzione, verrà realizzato nei locali messi a disposizione da Ferrovie Nord all’interno della stazione, proprio dove fino a qualche mese fa era aperto un bar. La chiusura del locale aveva suscitato tra pendolari e residenti non poche preoccupazioni, essendo l’unico presidio della zona.
«Stiamo lavorando in collaborazione con una cooperativa che lavora con i giovani – spiega il sindaco Augusto Airoldi -. L’idea è di attivare, per alcune ore al giorno, un presidio con operatori specializzati».
Proprio sul tema della sicurezza urbana nella mattinata di giovedì 13 giugno si è tenuta a Villa Gianetti una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

«Ho informato il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza – si legge nella nota del sindaco Airoldi –, che la nostra Amministrazione sta lavorando con alcune cooperative specializzate per proporre un progetto di presidio e prevenzione della microcriminalità e dello spaccio, rivolto principalmente ad adolescenti e giovani, che potrebbe essere inizialmente attivato presso la stazione di Saronno sud, fruendo di alcuni locali interni alla stazione attualmente rivolto principalmente ad adolescenti e giovani, che potrebbe essere inizialmente attivato presso la stazione di Saronno sud, fruendo di alcuni locali interni alla stazione attualmente vuoti, che Ferrovie Nord si è detta disponibile a mettere a disposizione”.
Da qui la richiesta di un sostegno concreto da parte di Regione Lombardia: “Il progetto è pensato per essere gestito da operatori altamente qualificati e andrà quindi finanziato: ma sono certo che Regione Lombardia, notoriamente attenta al tema della sicurezza urbana, non si girerà dall’altra parte”.
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