La leggenda della “Locomotiva umana” al Binda Cycling Festival
Giovedì 26 (ore 21, ingresso libero) la Sala Montanari ospita la presentazione del libro "Era mio nonno" scritto da Learco Guerra Jr, nipote del grande corridore mantovano
La Sala Montanari di Varese torna ad aprire i battenti per un appuntamento legato al “Binda Cycling Festival”, dieci giorni dopo aver ospitato una serata da tutto esaurito dedicata alla figura di Luigi Ganna, l’indunese che trionfò nel primo Giro d’Italia della storia.
Giovedì 26 settembre alle 21 toccherà a un altro fenomeno del ciclismo degli albori essere ricordato all’interno del programma del festival voluto dall’Associazione Tre Valli Varesine: Learco Guerra. Il corridore mantovano, nato nel 1902 e scomparso nel 1963 era famoso con il soprannome di “Locomotiva umana” per la potenza che riusciva a sprigionare sui pedali: in carriera vinse il Giro d’Italia del ’34, la Sanremo del ’33, il Lombardia del ’34 e il mondiale a cronometro del ’31 oltre a una infinità di altre corse.
Di Guerra parla il libro “Era mio nonno – L’irripetibile storia della Locomotiva Umana raccontata dal nipote”, volume che sarà presentato nella serata della Sala Montanari alla presenza per l’appunto di Learco Guerra Jr., intervistato dal giornalista varesino Francesco Pierantozzi.
Il rappresenta molto più di un semplice tributo affettuoso: è infatti un viaggio attraverso le straordinarie tappe della carriera di Guerra, il primo ciclista a guadagnarsi l’appellativo di “Locomotiva Umana”, capace di vincere un numero impressionante di gare in un tempo record. L’opera non si limita a narrare le gesta del campione lombardo, ma racconta anche le storie di grandi ciclisti da lui forgiati come Hugo Koblet, Charly Gaul, Carlo Clerici, Rik Van Looy e Vittorio Adorni.
Con la sua scrittura attenta, Learco jr. riesce a trasmettere non solo la grandezza sportiva di suo nonno, ma anche i valori etici che hanno segnato la sua vita e la sua carriera. Un percorso che, come quello ciclistico, non sempre è in discesa, ma affronta strade sterrate e salite ripide, proprio come fece il grande Learco. L’evento è a ingresso libero.
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