Odori dal burrificio di Daverio, un cittadino: “Vogliamo un confronto con l’azienda”
Dopo un periodo di "tregua" il problema dei miasmi provenienti dall'azienda si è ripresentato. È stato installato un nuovo potente depuratore ma i cittadini chiedono rassicurazioni
Si è riaperto il dibattito sulle esalazioni provenienti dal Burrificio Campo dei Fiori. L’annosa questione è stata recentemente affrontata, di nuovo, sulla pagina Facebook del gruppo locale.
A sollevare il problema il post di un cittadino, Davide Scaricabarozzi, che si è fatto interprete del pensiero dei molti daveriesi che abitano accanto al burrificio.
Il Burrificio Campo dei Fiori, con quasi un secolo di storia e un fatturato di decine di milioni di euro all’anno, è una solida realtà economica che impiega circa un centinaio di lavoratori. Tuttavia, le emissioni odorose dell’azienda, percepite soprattutto nelle ore serali e notturne, hanno suscitato disagi significativi tra i residenti.
La situazione sembrava migliorata notevolmente con l’installazione di un modernissimo impianto di depurazione ma un giorno di fine agosto il problema è riemerso prepotentemente: odore pungente e finestre sigillate. Il sindaco Marco Colombo da sempre si è fatto mediatore tra i cittadini e l’azienda, raccontando come si sta evolvendo la situazione ma secondo alcuni daveriesi, tra cui Scaricabarozzi, non basta.
“Negli ultimi anni, specialmente post COVID, in estate gli effluvi sono incontestabilmente aumentati, irrespirabili, intollerabili e inaccettabili, specialmente di sera e per tutta la notte imperversavano sulla parte bassa del paese arrecando disagio e rabbia. Diventava difficile poter tenere le finestre aperte, il tanfo era ammorbante.
Noi, intendo la mia famiglia, abbiamo addirittura pensato di andarcene perché non era più sostenibile una situazione di questo tipo”.
“Qualche mese fa Marco Colombo ha scritto un post sul gruppo dove chiedeva il parere di tutti noi daveriesi sulla percezione delle odorosità provenienti dal Burrificio, sottolineando che era stato collocato un nuovo depuratore tecnologico (cit.) che avrebbe dovuto sicuramente migliorare la qualità dell’aria -continua Scaricabarozzi – Abbiamo riconosciuto che effettivamente la situazione era di molto migliorata, anzi proprio io scrissi che si respirava l’aria migliore da molti lustri a questa parte”.
Poi, dopo qualche mese di tregua, un giorno di quest’estate il problema si è riproposto: “Nell’ultima quindicina di agosto il problema si è ripresentato prepotentemente al punto tale che il 31 agosto scrivo sulla pagina Fb “Daverio” un lungo e argomentato post che termina con queste poche parole:
“Non sono un elettore di Marco Colombo ma ritengo, per onestà intellettuale, che si sia speso in merito alla spinosa questione. Adesso la palla ce l’ha l’azienda e noi cittadini che possiamo esprimere il nostro dissenso anche attraverso azioni più rappresentative. Io sono disponibile.”
Scaricabarozzi, in buona sostanza, chiede l’apertura al dialogo dell’azienda: “Mi sono sempre detto quanto bene avrebbe fatto all’immagine del Burrificio divulgare con semplicità e trasparenza gli investimenti in corso atti a rendere la vita di tutti i daveriesi migliore. Invece no, non è andata in questo modo. L’interlocutore unico che potesse accedere a temi tanto sensibili e dialogare con la società, è solo Colombo”.
“Per lungo tempo le uniche informazioni rese note hanno avuto questo tono: i tecnici stanno lavorando per tarare il nuovo depuratore. È stato fatto un importante investimento. Ci vuole pazienza perché probabilmente è il periodo di ferie. E via di questo passo. Bene ma non benissimo, a me i dogmi non piacciono per la loro natura insindacabile e incontestabile”.
“Si continua a parlare di odori “fastidiosi” – conclude il cittadino – Non è fastidio bensì disagio, disgusto e malessere. Si chiede di lasciar parlare i fatti: bene lasciamoli parlare nel tempo, a quel punto saremo noi cittadini a valutare il buon esito dell’investimento, noi e nessun altro. Infine voglio sgomberare il campo da ogni dubbio o fraintendimento: evviva il Burrificio e God save il Burrificio. Nessuno vuole danneggiare l’azienda: chiediamo solo un confronto e un po’ di rassicurazioni”.
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