Varese, serata-omaggio a Luigi Ganna, il primo “re” del Giro d’Italia
La Sala Montanari ospita (martedì 17, ore 21) un evento del "Binda Cycling Festival" dedicato al primo pioniere-campione del ciclismo. "Luison" sarà raccontato da una dozzina di giornalisti; introduce Federico Buffa

Se Varese e il Varesotto hanno un rapporto così stretto e duraturo con il grande ciclismo, una bella fetta del merito va senza dubbio ad Alfredo Binda, con i suoi trionfi mondiali e le sue maglie rosa. Ma se Binda è stato Binda è (anche) perché prima di lui qualcun’altro aveva già gettato il seme da cui tutto è germogliato: Luigi Ganna.
Il “Luison” di Induno Olona è entrato nella storia grazie al successo del primo Giro d’Italia (era il 1909) ma anche della Milano-Sanremo: imprese d’altri tempi che hanno lasciato un segno indelebile e duraturo, capace ancora oggi di affascinare e stupire. Non è quindi un caso se uno degli incontri inseriti nel programma del Binda Cycling Festival sia dedicato proprio a Ganna: martedì 17 settembre (dalle 21) la Sala Montanari ospiterà la serata “Luigi Ganna, campione senza fine”.
Il programma prevede una serie di interventi presentati da Alice Mometti e curati da una dozzina di giornalisti varesini (tra essi anche il responsabile del canale Sport di VareseNews, Damiano Franzetti), ognuno dei quali tratterà un lato della storia umana, sportiva e imprenditoriale di Ganna. L’introduzione è affidata a uno dei maggiori narratori di sport italiani, Federico Buffa, mentre in platea sono attesi diversi campioni del recente passato a partire da due maglie rosa lombarde come Gianni Bugno e Stefano Garzelli.
L’altro ospite – non in carne e ossa – che sarà costantemente sul palco con una illuminazione dedicata è il “trofeo senza fine”, quello cioè assegnato ai vincitori del Giro d’Italia. Quello esposto in Sala Montanari, in particolare, è stato consegnato da RCS Sport agli eredi di Luigi Ganna in occasione della tappa del Giro che ha toccato Livigno. L’organizzazione è curata dall’Associazione Tre Valli Varesine e da Stefania Bardelli, autrice del volume “40,405” dedicato a una delle imprese di Ganna, il record italiano dell’ora fatto segnare nel 1908. A completare il programma della serata – gli interventi dei relatori dureranno 5′ ciascuno – anche una parte musicale curata dal “Musaico Duo” con Tommaso Losito al violoncello e Fabio De Bortoli al pianoforte.
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