Il 17 ottobre 2024, il Comune di Inarzo, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, ospiterà l’incontro con l’autrice Maria Monica Gentili, che presenterà il suo romanzo storico Stragi, banditi e povertà. L’evento si terrà alle ore 21:00 presso il Salone dell’oratorio in Via Vanetti 5, con ingresso libero. La serata sarà moderata da Emiliano Pedroni e vedrà la partecipazione dell’Arma dei Carabinieri.
Un viaggio tra storia privata e collettiva
Nata a Voghera nel 1959, Maria Monica Gentili ha dedicato la sua vita all’insegnamento al liceo classico S. Grattoni e ha collaborato con varie case editrici nella revisione di grammatiche e nella redazione di antologie di autori greci e latini. Con Stragi, banditi e povertà, pubblicato nel 2023 da Artestampa, la Gentili affronta la narrativa storica intrecciando la storia personale e familiare con quella collettiva, utilizzando un narratore “inaffidabile” e plurimo per dare voce a vicende private che si fondono con gli eventi storici.
Il romanzo si concentra su due sorelle, costrette a convivere in un monolocale a Milano dopo una vita passata lontane. Le protagoniste si ritrovano a confrontarsi con il proprio passato, rievocando esperienze familiari legate al padre, un carabiniere sopravvissuto all’attentato di Bellolampo, e alla madre, simbolo di un’Italia rurale e operaia. Attraverso il viaggio fisico e simbolico delle due donne, il lettore viene trasportato tra Genova, Cefalù, Pozzallo e altri luoghi carichi di memorie, che fungono da cornice per una riflessione profonda sulla scuola, la politica e la povertà come arma di oppressione sociale.
L’attentato di Bellolampo e la strage di Portella della Ginestra
Al centro del romanzo vi è la ricostruzione storica dell’attentato di Bellolampo del 1949, in cui persero la vita sette giovani Carabinieri. Questo tragico episodio, causato dagli uomini del bandito Salvatore Giuliano, è collegato alla strage di Portella della Ginestra, avvenuta due anni prima durante le celebrazioni del 1° maggio in Sicilia. Primo Gentili, padre dell’autrice e giovane carabiniere all’epoca, sopravvisse all’attentato, ma ne uscì segnato dal trauma di aver visto morire i suoi compagni.
Maria Monica Gentili, attraverso ricerche dettagliate e testimonianze familiari, ricostruisce i momenti chiave della tragedia, offrendo al lettore una prospettiva personale e toccante sulla vita di chi ha vissuto la violenza di quegli anni. Il romanzo, oltre a raccontare una storia di sopravvivenza, esplora temi universali come il cambiamento, la memoria e il legame tra passato e presente.
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