Scaltritti ‘contrattacca’ a Cavaria: “Anche i dipendenti testimoni degli scontri con il sindaco”

Dopo le dimissioni dell'assessora a sport, comunicazione e cultura, il sindaco Zeni aveva negato di aver avuto scontri. Ma l'ex amministratrice leghista tiene il punto sulla sua versione

Irene Scaltritti

Degli scontri con il sindaco «sono testimoni anche i dipendenti comunali». Irene Scaltritti, dimessasi da delegata a sport, comunicazione e cultura a Cavaria con Premezzo, adesso contrattacca. Ci ha pensato alcune ore, dopo aver letto le dichiarazioni del primo cittadino Franco Zeni, che ha negato scontri personali, ha parlato di una decisione scoperta all’improvviso e – tra le righe – ha detto che Scaltritti era meno presente in municipio.

Non è tanto una autodifesa, quanto il voler ricostruire il contesto complessivo di tensione che, dice, si respira in municipio: «Se per lui sono normali la maleducazione, mancanza di rispetto, scenate isteriche, urlare e gettare oggetti, creare un clima di tensione, se per lui è normale tutto questo allora è vero che non abbiamo scontri» dice con una dose di ironia Scaltritti.

L’ex assessora dice che il confronto animato e sopra le righe è «un atteggiamento che è costante in questi ultimi mesi e di cui sono testimoni tutti i dipendenti comunali che in queste ore mi stanno esprimendo la loro solidarietà».

Alle spalle comunque non c’è uno screzio tra partiti, lo scontro è avvenuto in questo caso tutto in casa Lega, visto che sia il sindaco Zeni che Scaltritti sono entrambi iscritti al partito.
Alla domanda sulla sostituzione di Scaltritti in giunta, Zeni aveva anche specificato di aver riassegnato al delega allo sport (a Diego Bonutto) e di aver tenuto per sé le altre, valutando di assegnare nuovamente la cultura a una nuova assessora. Nel caso verrebbe confermata una nuova delegata donna, per rispettare la parità di genere in giunta senza mettere in discussione il resto della squadra.

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Pubblicato il 24 Ottobre 2024
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