Varese
Alla Fondazione Morandini di Varese la presentazione del libro di Luca Traini
“La nostra civiltà è un sogno ad angolo retto” è il titolo del libro che verrà presentato durante l’occasione
Tra cambiamento climatico, guerre, AI, realtà virtuale, innovazioni scientifiche e tecnologiche, nuova consapevolezza sociale, mondo della comunicazione esteso e grandi solitudini a confronto, può l’arte offrire le domande giuste per ritrovare una risposta al nostro essere umani? Con questo interrogativo si apre la presentazione dell’ultimo libro di Luca Traini, La nostra civiltà è un sogno ad angolo retto, un titolo che è una provocazione e anche un approccio poetico all’evoluzione della nostra coscienza culturale e dell’ambiente in cui viviamo, nel calendario di Glocal+.
Il luogo è stato individuato con cognizione e in partnership: la Fondazione Marcello Morandini, luogo di arte concreta e geometrie dell’esistere, dove lo scrittore terrà un reading di brani del volume alle 18 di venerdì 8 novembre. Partiamo da una delle prime testimonianze di pensiero simbolico a opera dell’Homo Sapiens: le losanghe incise su ocra rossa ritrovate in una piccola grotta a Blombos, in Sudafrica, databili oltre 70.000 anni fa. Senza queste forme astratte non avremmo tutta le nostre realtà domestiche ad angolo retto (porte, finestre, schermi, libri). Come senza la rivoluzione agricola del Neolitico e la nascita di architetture più stabili di villaggi e città grazie all’invenzione del mattone (o della pietra squadrata) non avremmo avuto la cultura della stele, del tempio ad architrave, dell’affresco a parete costruita, del quadro. Cosa ha spinto i nostri antenati a dar vita a questa forma originale di rappresentazione?
Luca Traini, storico e filosofo, ci conduce in una navigazione scritta con voce precisa e musicale, fra teatro, saggistica, narrativa, poesia, fino alla considerazione che tutto sta nella geometria della nostra civiltà, trasformatasi dal momento in cui ha inquadrato in senso letterale il suo habitat, ancora oggi in perenne divenire. Un saggio poetico e ispirato, ricco di visioni a cavaliere del tempo dove le fotografie dello stesso autore aprono finestre inaspettate.
Ingresso libero: posti limitati, prenotazione obbligatoria a culturalbrokers@gmail.com
FONDAZIONE MARCELLO MORANDINI
La Fondazione Marcello Morandini nasce nel 2016 per volontà dello stesso artista e grazie al generoso contributo di due importanti collezionisti, il cui sogno era veder realizzato uno spazio espositivo aperto, accessibile e inclusivo in cui fossero valorizzate le opere di Marcello Morandini. La Fondazione prende vita nel 2017 con l’avvio dei lavori di ristrutturazione e riconversione di Villa Zanotti, una delle preziose architetture di prima Novecento che contraddistinguono il patrimonio culturale identitario di Varese, città in cui Morandini vive e lavora. Negli splendidi spazi della villa, la Fondazione Marcello Morandini si dedica alla conservazione e valorizzazione delle opere d’arte, di design e i progetti di architettura di Marcello Morandini. Una produzione che si presenta come una sintesi delle arti in cui l’artista misura la dimensione umana individuando e generando spazi, attraverso una geometria infinita. Scopo della Fondazione e anche quello di promuovere l’Arte Concreta e Costruttivista internazionale attraverso programmi espositivi, conferenze e pubblicazioni, al fine di rendere la Fondazione una tra le principali istituzioni in Europa per questo preciso movimento artistico.
Luca Traini (1966), già insegnante di Storia e Filosofia, è scrittore, curatore d’arte, storico e attore. In qualità di autore ha pubblicato il dramma teatrale Morte di Caravaggio (1988), Il bisturi e l’architetto. Monologo sull’architettura contemporanea (recitato alla Triennale di Milano nel 1995), i dialoghi Fratello Wolfgang, Sorella Mozart (2006), il romanzo d’arte Il Dittico di Aosta (2007), la raccolta Intermezzi cosmici. 19 racconti fra vita e scienza (2013). Nel 1997 è stato ospite del programma RAI Io scrivo, tu scrivi condotto da Dacia Maraini, dove ha letto brani del suo dramma Resurrezione e morte di Jean-Antoine Watteau (scritto nel 1989) e presentato parti del film omonimo da lui sceneggiato e interpretato, diretto da Alberto Felicetti. Come soggettista e attore ha contribuito a cortometraggi di Paolo Lipari per Canale 5 (1999). Nel 2000 ha recitato nel film di Pupi Avati I cavalieri che fecero l’impresa (uscito nel 2001). Premio Speciale della Giuria al Film Festival Internazionale CortiSonici 2004 per la scrittura e l’interpretazione dei video Poesia all’angolo: Dante Alighieri, Cecco Angiolieri e Omar Khayyām a Varese, diretti da Paolo Grosso. Dal 1986 al 2008 vicepresidente del club culturale La Piccola Fenice, presieduto dal poeta e traduttore Silvio Raffo, ha realizzato in questa sede numerose performance, seminari di approfondimento di storia, arte e letteratura nonché ideato diverse mise en éspace. Lasciato l’insegnamento, ha dato inizio alla collaborazione con la critica d’arte Debora Ferrari nel 2006, realizzando insieme mostre d’importanza internazionale (Biennale di Venezia 2011), progetti innovativi nell’ambito dell’editoria e dell’insegnamento, tra storia, arte e game art.
In questo nuovo ambito è stato relatore di una notevole serie di conferenze. Si segnalano: Connessioni remote: l’estetica dei videogame nel segno della continuità con diecimila anni di storia dell’arte (IULM, Milano, 2009), The Art of Games: nuove frontiere tra gioco e bellezza (Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arte, Venezia, 2010), Una nuova Realtà Aumentata per l’Arte: da Neoludica ad Art(R)Evolution (View Conference, Torino, 2012) L’arte è in gioco: nuove relazioni tra arte e videogame (Accademia di Belle Arti di Venezia, 2015), L’immagine di Assassin’s Creed tra rigore storico e innovazione (Stati Generali della Fotografia, Reggio Emilia, 2017), Arte aliena: la Concept Art nascosta al cinema, in tv e nei videogame; come cambia la produzione e il consumo dell’arte nel XXI secolo (Musei Civici di Villa Mirabello, Varese, 2018), Il videogame è una forma d’arte? Neoludica: nuovi confini tra videogioco e bellezza da Leonardo da Vinci alle applicazioni creative di oggi (TEDxVarese, “L’arte di meravigliare”, 2019), Arte e geopolitica fra Giappone e Italia dal XVI secolo all’era dei manga (Festival #Intenso, Varese, 2020). Dal 2016 collabora con la Commissione Legalità del Centro Internazionale Insubrico “Carlo Cattaneo e Giulio Preti” (Università dell’Insubria), ideato e coordinato dalla professoressa Stefania Barile (direzione scientifica di Fabio Minazzi, docente ordinario di filosofia teoretica). Gestisce la rubrica AttrARTI sul sito di LarioIN e, soprattutto, un blog culturale di successo, lucatraini.blogspot.com, che ha un’audience di 2.480.000 visualizzazioni.