Beko, il PD di Varese all’attacco: “Giorgetti e il Governo se ne fregano”
Dura lettera firmata da Manuela Lozza e Sergio Gaudio: "Lo stabilimento chiude dopo 70 anni quando c'è un Varesotto al ministero. Ed è inutile invocare l'intervento di Salvini"
Con una lettera firmata dalla segretaria Manuela Lozza e dal delegato al lavoro Sergio Gaudio, la sezione varesina del Partito Democratico attacca frontalmente il Governo sul “caso Beko”, ovvero sulla possibilità che la grande azienda turca possa dismettere lo stabilimento ex Ignis-Whirlpool di Cassinetta di Biandronno.
«Giorgetti e il Governo se ne fregano dei poli produttivi italiani – scrivono i dirigenti del PD varesino – Dopo 70 anni, lo stabilimento chiude proprio mentre c’è un varesotto come ministro dell’economia. Se in ballo non ci fossero le vite di 2200 famiglie di Varese e provincia, farebbe quasi sorridere che, dopo 70 anni di vita in Italia, la produzione a Cassinetta di Biandronno cessi proprio mentre il varesotto Giorgetti è ministro. Proprio lui, che ha fatto della difesa delle aziende nostrane il suo baluardo politico, fin dagli esordi».
La diatriba interna alla Lega è un altro argomento sottolineato dai Democratici: «Anche il battibecco tra Giorgetti e Massimo Porotti, sindaco di Biandronno, fa sorridere. Porotti tiene a ricordare di essere un militante della prima ora e il primo cittadino del comune che ospita Beko continua – a parole! – a ribadire la sua fiducia nei confronti del Governo, tirando in ballo anche il leader del Carroccio e vicepremier Matteo Salvini che dovrebbe arrivare a portare non si capisce quale aiuto salvifico. Ma dietro le parole sono chiari la preoccupazione e il pessimismo, perché questo Governo a difendere i poli produttivi italiani proprio non ci pensa».
La preoccupazione però è reale e diffusa: «Pessimisti siamo anche noi del PD perché a questa difesa dell’italianità sbandierata dal Governo Meloni non ci abbiamo mai creduto. E abbiamo fatto bene, visto che proprio in provincia di Varese, proprio a casa del ministro Giorgetti, non c’è nessuna tutela per i lavoratori/trici che da anni qui si guadagnano il pane, né alcuna cura per l’indotto che da questi poli produttivi deriva e che influisce pesantemente proprio sul territorio a Giorgetti tanto caro. Anche noi, come il sindaco di Biandronno, pensiamo che la produzione dovrebbe rimanere qui, dove le maestranze sono esperte e abili. Ma se l’azienda è cieca e pensa solo al profitto, è ruolo della politica tutelare i lavoratori e le lavoratrici. Giorgetti dall’alto del suo ministero avrebbe tutte le armi per condurre questa battaglia e invece i gemiti che arrivano dai suoi concittadini/e sono rimasti sempre inascoltati».
Il PD di Varese – concludono Lozza e Gaudio – sarà costantemente accanto alle dipendenti e ai dipendenti di Beko e ai sindacati, nella loro battaglia perché l’azienda rispetti i diritti e la dignità e la produzione resti sul nostro territorio e dimostreremo questo impegno concreto in tutte le sedi.
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