Mandole: “Una parola per questa sconfitta? Vergogna”
L'allenatore della Openjobmetis è duro: "Trieste ha lottato, noi non lo abbiamo fatto. Ora servono giocatori che difendano". Da Christian e Arcieri parole di conforto per Legovich e Varese

MANDOLE 1 – «Faccio i complimenti a Trieste che ha fatto una partita spettacolare e con voglia di vincere, quella che noi non abbiamo avuto. Se devo scegliere una parola per definire questa partita dico “Vergogna”. Una squadra che è 1-4 in classifica e fa una gara del genere merita solo di perdere l’incontro. Cosa posso dire d’altro?»
MANDOLE 2 – «Sono d’accordo sul fatto che la squadra non difenda mentre sul discorso dell’addio di Nico e della possibilità di cambiare la squadra sul mercato penso che siano solo scuse. Abbiamo sei americani e Librizzi (e Alviti ndr): con questi uomini dobbiamo competere in qualche modo. Quindi penso che il problema non sia stata la cessione di Mannion o l’attesa per il mercato e non mi piace cercare scuse».
MANDOLE 3 – «Come ripartiremo? Dovremo prima vedere quali saranno i giocatori disponibili perché Gray si è fatto male (problema muscolare a una gamba) mentre Alviti ha subito un colpo al gomito. Poi penseremo alla prossima partita. Stiamo cercando in tutti i ruoli, vedremo chi c’è sul mercato e poi decideremo qual è la scelta migliore per una squadra che non sta difendendo, Metteremo prima di tutto giocatori che mettono il corpo e pensano a difendere, rispetto agli attaccanti».
CHRISTIAN 1 – «Complimenti al nostro pubblico per come ha accolto Marco Legovich che è un figlio di Trieste e che non è riuscito a salvare la squadra due anni fa. Io sono stato in una situazione simile qualche anno fa e le cose che ho imparato in quella esperienza mi hanno reso un allenatore migliore: lui ha un grande futuro davanti».
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CHRISTIAN 2 – «Per quanto riguarda la squadra, abbiamo svolto un lavoro eccellente per tutta la settimana e siamo arrivati preparati alla partita. Volevamo limitare il tiro da 3 di Varese e vincere la lotta a rimbalzo: vedere ogni giocatore concentrato su queste cose mi ha reso orgoglioso. Nel nostro spogliatoio c’era una grande energia: i nostri giocatori hanno la capacità di celebrare i successi dei loro compagni come se fossero i propri».
ARCIERI 1 – «Ho passato mesi importanti a Varese che per me è stata una casa. Stanno vivendo un momento difficile ma sono venuti qui con i giocatori contati e hanno lottato. So che è difficile giocare con un giocatore appena andato via».
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