“Mia nonna derubata col trucco delle monetine”: l’allarme a Varese, anziana derubata in via Silvestro Sanvito

Prima il raggiro, poi in azione un secondo ladro che fa parte del “team“. Il nipote dell'anziana mette sul chi va là: “Vi scrivo per sensibilizzare e tutelare altre persone, soprattutto anziane, che potrebbero essere esposte a questo rischio“

Monetine

La perdita dei soldi e degli averi, magari di vecchi ricordi tenuti per una vita nella borsetta. Ma anche il meccanismo psicologico – una sorta di vergogna, di stigma – che scatta spesso negli anziani colpiti dai raggiri nella propria abitazione o addirittura per strada, come è il caso di questa ennesima storia di raggiri con al centro anziane. Persone che si sentono inadeguate, non più in grado di badare a sé stesse: danni psicologici più estesi di quelli materiali.

“SIGNORA, LE MONETINE”

Il fatto è avvenuto oggi, 21 gennaio. Siamo all’esterno di un supermercato di Varese in uno dei viali di ingresso in città via Silvestro Sanvito.

«Mia nonna, cliente abituale, si era recata come di consueto a fare la spesa», racconta il nipote, che desidera rimanere anonimo. «Dopo aver terminato gli acquisti e raggiunto la sua auto, è stata avvicinata da un uomo di origine straniera che le ha detto: “Le sono cadute delle monete” e poi si è allontanato. Mia nonna, pur avendo affermato che le monete non le appartenessero, si è fermata a raccoglierle. Una volta salita in macchina, si è accorta che la sua borsetta era sparita».

Appena tornata a casa e descritta la dinamica, «mi è stato chiaro che si trattava della cosiddetta “truffa delle monetine”, in cui un secondo complice approfitta della distrazione della vittima per sottrarre i beni personali. Purtroppo, mia nonna è una persona anziana (72 anni) e, come tante altre, è stata presa di mira. Fortunatamente siamo riusciti a bloccare tempestivamente le carte di credito per limitare i danni, ma sappiamo che altre vittime di questo tipo di truffa potrebbero non essere così fortunate».

Il cittadino e nipote della persona offesa da questo raggiro sente di dover aiutare in qualche modo anche gli altri appartenenti alla sua comunità a difendersi da un rischio più che concreto.

«Vi scrivo per sensibilizzare e tutelare altre persone, soprattutto anziane, che potrebbero essere esposte a questo raggiro nei pressi del supermercato o in situazioni simili».

GLI ALTRI TRUCCHI

Quello delle monetine è solo uno dei possibili raggiri in cui chiunque – e non solo persone anziane – può incorrere. Il trucco che sfruttano i professionisti dei reati predatori di strada ha a che fare col “gioco di prestigio“ che si attua sul piano fisico quanto quello mentale.
Viene individuata una vittima e scatta un contatto con qualsiasi pretesto: “Le sono cadute le monetine?”“È suo questo portafoglio?”. E così via. Un procedimento simile alla “truffa dello specchietto“ ma con una variante: i malviventi non vogliono soldi a fronte di un danno inventato, bensì entrano in azione distraendo la vittima che sposta lo sguardo dai suoi effetti personali che tiene nell’abitacolo, come la borsa o il cellulare; a quel punto il complice entra in azione, ghermisce quello che riesce e sparisce. Un vero e proprio gioco di prestigio che fa leva sull’imprevisto: infatti queste truffe cui segue il furto non vengono quasi mai effettuate ai danni di persone accompagnate.

Il medesimo trucco riguarda furti seguiti a finti tamponamenti: dall’auto che segue, dopo un leggero tocco a quella che precede, scende l’autista e finge di verificare un danno all’auto mentre il complice, trovando la vettura della vittima aperta non fa altro che arraffare e scappare. Del furto, a volte, ci si accorge dopo che il veicolo dei malviventi è sparito.

Al minimo dubbio, in entrambi i casi, chiamare il 112 e dire che le forze dell’ordine sono già state allertate. 

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Pubblicato il 21 Gennaio 2025
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