Omicidio Limido a Varese: chiuse le indagini su Marco Manfrinati
L’indagato è in carcere dal maggio scorso accusato di aver assassinato il suo suocero e tentato di uccidere l’ex moglie, raggiunta da 18 coltellate al volto

Il pubblico Ministero di Varese Maria Claudia Contini ha chiuso le indagini sull’omicidio di Fabio Limido avvenuto a Varese in via Ciro Menotti il 6 maggio 2024, e sul tentato omicidio della figlia della vittima, Lavinia Limido, moglie della persona finita in carcere con pesanti accuse: Marco Manfrinati, ex avvocato di Busto Arsizio, marito di Lavinia e genero di Fabio Limido.
Un atto atteso che consente di arrivare al primo passo verso il processo dinanzi alla corte d’Assise di Varese. Per l’omicidio di Fabio Limido, settant’anni, oltre all’aggravante di aver agito contro una persona offesa del reato di atti persecutori (per il quale è in corso il processo a Varese) e con le ulteriori aggravanti di avere agito con crudeltà, di avere commesso il fatto nei confronti dell’affine in linea retta nonché aprofittando di circostanze di tempo, di luogo e di persona, anche in riferimento all’età, “tali da ostacolare la privata difesa”.
L’uomo, 70 anni, intervenuto per difendere la figlia, è stato stroncato da diverse coltellate al petto, al volto e alla carotide. Per il tentato omicidio dell’ex moglie Lavinia Limido, colpita da almeno 18 coltellate al volto e che ha dovuto subire diversi interventi di ricostruzione maxillo-facciale, viene contestata a Manfrinati anche la aggravante della premeditazione.
Le altre contestazioni rivolte all’indagato sono di aver contravvenuto al divieto di avvicinamento disposto dai giudici di Varese dopo le denunce per stalking, e di essere stato in possesso di un’arma bianca ritenuta strumento atto ad offendere.
Ora il difensore (Fabrizio Busignani) avrà la possibilità nei termini di legge o di presentare memorie, evidenze frutto di indagini investigative, e lo stesso indagato potrà farsi interrogare dal pubblico ministero; al termine di questo periodo vi sarà la probabile richiesta di rinvio a giudizio. Marco Manfrinati potrebbe comparire comunque di fronte al giudice monocratico di Varese verso la fine del mese per l’udienza che lo vede imputato per stalking. Anche in questo procedimento, la famiglia Limido Criscuolo è assistita dall’avvocato Fabio Ambrosetti.
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