Percepiva indebitamente il reddito di cittadinanza. Condannato a 2 anni e sei mesi Riccardo Bossi
Il figlio maggiore di Umberto Bossi aveva percepito un assegno mensile dal 2020 al 2023 da 280 euro senza averne diritto. In passato era già stato condannato per truffa e insolvenza fraudolenta

Nuova condanna per Riccardo Bossi, figlio primogenito del fondatore della Lega Umberto Bossi. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Busto Arsizio Veronica Giacoia ha stabilito una pena di 2 anni e 6 mesi e una provvisionale di 15 mila euro da versare all’Inps per il 45enne finito a processo per il reato di falsa attestazione. Il pm Nadia Alessandra Calcaterra aveva chiesto una pensa leggermente inferiore (2 anni e 4 mesi).
La vicenda è emersa nel marzo del 2024 dallo sviluppo di una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate nella quale si sottolineava l’indebita percezione da parte di Bossi del Reddito di Cittadinanza. Per 43 mesi, dal 2020 al 2023, il figlio del Senatur ha incassato un assegno da 280 euro al mese senza averne diritto che avrebbe dovuto usare per pagare l’affitto della casa in cui viveva. Peccato che Riccardo Bossi era sotto sfratto dal 2019 e ha lasciato l’appartamento solo nel 2022.
Non è la prima volta che il figlio di primo letto di Bossi finisce nei guai con la giustizia. Negli scorsi anni era già stato condannato per truffa e insolvenza fraudolenta. A Varese è ancora a processo per maltrattamenti nei confronti dell’anziana madre.
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