Santuario gremito di persone. Aperto l’anno giubilare al Sacro Monte di Varese
La salita al santuario e la santa messa. Il vicario don Franco Gallivanone ha ricordato ai fedeli l'importanza di un cammino di riconciliazione, solidarietà, liberazione e speranza

È iniziato l’anno giubilare al santuario di Santa Maria del Monte, una delle chiese giubilari in provincia di Varese della diocesi di Milano. Domenica 12 gennaio ci sono stati i due momenti solenni dell’inaugurazione presieduti dal vicario di zona don Franco Gallivanone. Alle 15 c’è stata la salita lungo il viale delle Cappelle con la recita del rosario e subito dopo, alle 16 e 30, la santa messa al Santuario di Santa Maria del Monte gremito di persone.
L’apertura dell’anno giubilare è un momento importantissimo per il Santuario e per tutto il Sacro Monte, un luogo dove fedeli, singoli o in gruppo, possono svolgere un pellegrinaggio di riconciliazione e indulgenza.
Don Franco Gallivanone ha detto: «Saliamo insieme al Sacro Monte per aprire l’anno giubilare. Lo facciamo in comunione con il Santo Padre, con il nostro Vescovo, con tutta la Chiesa, che già ha aperto le porte delle Basiliche romane e del Carcere di Rebibbia, che già ha avviato l’anno santo nelle sue chiese giubilari. Lo facciamo in questo luogo, così profondamente segnato dal pellegrinaggio di chi cerca il Signore e sua madre Maria, in questo luogo abitato da più di 550 anni dalla preghiera incessante e dal dono della vita delle nostre sorelle Romite ambrosiane, che saluto affettuosamente con tutti voi autorità civili e militari, fedeli, laici, preti, diaconi, religiose e religiosi presenti a questo momento».
«Lo facciamo quasi in corrispondenza con il Giubileo della Speranza 2025 che vede riunite le Cappellanie delle Carceri lombarde. Si tiene a Caravaggio e vi partecipa anche don Matteo, cappellano del carcere di Varese. L’accoglienza della “Lampada della speranza”, consegnata al cappellano del carcere San Vittore di Milano a Roma dal cardinal Gambetti lo scorso 9 dicembre, aprirà la celebrazione dando eco alle parole pronunciate dall’Arciprete della Basilica: «Ricevi la lampada della speranza, per illuminare chi vive nelle tenebre». Lo facciamo “dall’alto” – infatti il Sacro Monte è la chiesa giubilare più alta della nostra diocesi – chiedendo di poter vivere questo momento in stretta connessione con la nostra 1 terra, con le nostre città e i nostri paesi, con ogni persona che vi abita, chiedendo la grazia di sentire abbracciati e intimamente legati in unico disegno, in un’unica provvidenza tutte le persone che ci sono affidate».
IL VANGELO PORTATORE DI SPERANZA
Durante la celebrazione, don Gallivanone ha riflettuto sul messaggio del Vangelo, che invita a seguire l’esempio di Gesù: che prega con e per i peccatori, portatore di liberazione e speranza. Il Giubileo richiama la tradizione biblica del Levitico, sottolineando la necessità di giustizia sociale, liberazione degli oppressi e riconciliazione con Dio e il prossimo.
GESTI CONCRETI
L’evento ha messo in evidenza la centralità del “proclamare l’anno di grazia del Signore” come occasione per rinnovare le strutture sociali e spirituali, accompagnato da gesti concreti. In questo senso, un esempio della nostra chiesa diocesana, è il fondo Schuster per affrontare il problema della casa, perché attualmente, per circa un terzo delle famiglie che vivono nella Diocesi di Milano, il reddito disponibile rende difficoltoso l’accesso a soluzioni abitative sul mercato libero.
SEGNI CHE DIVENTANO CULTURA CONDIVISA
«Piccoli segni rispetto ai bisogni del mondo – ha concluso don Franco Gallivanone – ma posti accanto ad altri che vengono da tanti altri, sorelle e fratelli, che personalmente o in gruppi e associazioni secondo idee e fedi diverse “aggiustano” una parte di mondo e custodiscono la speranza di tutti. Che davvero possano moltiplicarsi e costituire mentalità comune, vera e propria cultura politica. Buon anno giubilare a tutti».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Ettore S su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
Bruno Paolillo su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
erlong su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
massimiliano_buzzi su Vivevano nel cantiere dell'albergo in cui lavoravano in nero. Attività sospesa a Varese
Felice su Vivevano nel cantiere dell'albergo in cui lavoravano in nero. Attività sospesa a Varese
MACALONE su Tarip, ecco quanto si paga. A marzo la prima fattura "targata Coinger"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.