Chiuse le indagini per il tentato omicidio nei boschi dello spaccio di Castiglione Olona
Tre i carabinieri coinvolti: due nei fatti che portarono al ferimento del maghrebino, e uno per una rapina precedente a quel 6 luglio 2024

Gli atti che comunicano la chiusura delle indagini per il tentato omicidio di Fondocampagna, la località di Castiglione Olona dove nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 luglio un uomo è stato accoltellato nei boschi dello spaccio, sono stati inviati alle parti lunedì scorso (nella foto, il luogo dove venne soccorsa la vittima dal 118) .
Un caso delicato, dal momento che i tre indagati per quei fatti sono tre carabinieri, due dei quali implicati secondo le accuse direttamente nel ferimento che poteva avere conseguenze mortali sempre secondo quanto ipotizzato dalla Procura, che imputa responsabilità che a un terzo militare arrestato alla fine di luglio con l’accusa di «aver partecipato, insieme agli altri due colleghi — tutti liberi dal servizio e senza alcun ordine di impiego — ad una rapina in danno di uno spacciatore straniero, avvenuta in periodo antecedente al 6 luglio scorso nei boschi della provincia di Varese».
I militari sono tutti sottoposti a misura cautelare, sospesi dall’Arma e le difese stanno preparando gli atti del caso, cioè controdeduzioni e osservazioni scritte redatte da un consulente di parte in merito agli accertamenti già esperiti in fase di indagini dalla Procura. Perito di parte nominato dalle difese è il dottor Andrea Calvi, mentre la dottoressa Chiara Rossetti, medico legale, eseguirà gli accertamenti irripetibili sulla vittima.
Per contro la Procura aveva conferito l’incarico alla tossicologa Elia Del Borrello per la verifica di eventuali assunzioni di stupefacenti da parte dei militari coinvolti. Oltre agli accertamenti tossicologici sono state eseguite perizie medico legali sulle ferite del 37enne finito all’ospedale con ferite di arma da taglio all’addome, oltre alla acquisizione dei tabulati telefonici dei militari e delle copie forensi dei telefoni.
Ora le difese (avvocato Fabio Fiore, Bruno Stefanetti, Stefania Chiessi) avranno 20 giorni per depositare memorie e relazioni sul caso, per far interrogare i propri assistiti o presentare risultanze di eventuali indagini difensive. Atti che precedono la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura: sul caso stanno lavorando i Sostituti Lorenzo Dalla Palma, Marialina Contalo e il procuratore Capo Antonio Gustapane.
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