Dopo il nubifragio il lavoro e la conta dei danni: viaggio nei luoghi colpiti tra Valganna, Induno e Varese
Il giorno dopo l’alluvione: istituzioni e tecnici in sopralluogo, tante aziende all'opera con il ripristino di strade, case e strade e cittadini al lavoro tra tanta solidarietà
L’acqua è insieme gioia e condanna per la Valganna: gioia quando sgorga da ruscelli, torrenti e sorgenti che danno vita al fiume Olona; condanna quando dal cielo piovono impressionanti bombe d’acqua, capaci – come accaduto nella serata di mercoledì 23 aprile – di provocare frane e trasformare ogni rivolo in un fiume in piena.
All’imbocco della Valganna, in una posizione strategica per l’uso storico delle sue acque, si trova il birrificio Poretti, oggi stabilimento produttivo del gruppo Carlsberg. È stato proprio questo il primo edificio, dopo lo smottamento avvenuto nei pressi delle Grotte della Valganna, a essere invaso dall’acqua. L’azienda, già abituata purtroppo a fronteggiare simili emergenze, ha immediatamente attivato le procedure di sicurezza, evacuando i dipendenti e tutte le persone presenti all’interno dello stabilimento. Fortunatamente, nessuno ha riportato conseguenze.
Contemporaneamente, poco più a monte, la bomba d’acqua ha colpito anche la frazione di Bregazzana, dove uno smottamento ha interrotto la strada che collega la località a Sant’Ambrogio. I residenti, aiutandosi tra loro, hanno messo in salvo le auto nei cortili raggiungibili e si sono dati da fare per sgomberare ciò che era possibile, in attesa dell’arrivo dei Vigili del Fuoco.
Superato il birrificio, il corso d’acqua ha proseguito la sua corsa attraversando l’area produttiva e travolgendo tutto ciò che ha incontrato, fino a riversarsi su via Buccari, nella parte bassa di Induno Olona. Qui, oltre allo storico marchio di birra, si affaccia un altro sito produttivo di fama internazionale: la Lindt & Sprüngli.
Nel momento più critico del nubifragio, nella serata di giovedì, l’intera sede stradale si è trasformata nel letto di un fiume, allagando abitazioni, condomini, prati, orti e parcheggi.
Il fango da palare, i giovani “angeli” e le cantine allagate
La mattina di giovedì è iniziata con la drammatica conta dei danni e la fatica di spalare la melma. «Anni fa era già successo, ma questa volta è stato forse ancora più impressionante – racconta una donna la cui casa è stata resa completamente inagibile dal fango –. Siamo stati travolti: la casa è allagata, la cantina piena di fango, non c’è elettricità. Siamo disperati. L’unico raggio di luce è arrivato questa mattina, quando un gruppo di giovanissime ragazze che non conoscevo si è presentato alla porta, armato di pale, per dare una mano».
Un raggio di luce nel fango: la solidarietà dei giovani dopo il nubifragio, “siamo qui per aiutare”
Percorrendo via Buccari, si vedono camion, ruspe e operai al lavoro, soprattutto impegnati a contenere i danni subiti dallo stabilimento Lindt & Sprüngli. Le strade sono ridotte malissimo. In mattinata hanno fatto visita alla zona colpita il sindaco di Induno Olona, Giorgio Castelli, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per parlare con i residenti.
La situazione in Valganna
Dal punto di vista viabilistico, la situazione più critica resta quella della Valganna, arteria di collegamento fondamentale con il nord della provincia. I lavori di ripristino si concentrano in particolare nei pressi delle Grotte della Valganna, dove il fianco stradale ha ceduto nella notte e gli operai sono impegnati nelle operazioni di messa in sicurezza.
Il sopralluogo del sindaco di Varese
Il Comune di Varese ha comunicato che sin dalla serata di ieri le squadre comunali sono impegnate nella messa in sicurezza e nel monitoraggio del territorio. Questa mattina il sindaco Davide Galimberti, accompagnato dall’assessore Catalano e dai tecnici della Protezione Civile e dei Lavori Pubblici, ha effettuato un sopralluogo nelle aree colpite, partendo dalla frazione della Rasa per poi proseguire a Bregazzana.

L’eccezionale perturbazione ha provocato l’esondazione dei torrenti che attraversano il centro storico del borgo della Rasa e una frana lungo la strada che porta a Bregazzana. La situazione, al momento, è sotto controllo, ma la strada per Bregazzana resta chiusa: è possibile raggiungere la località solo da via Magnani.
Fino alla riapertura della strada, le corse della linea urbana Z di Autolinee Varesine terminano in località Robarello, senza raggiungere Bregazzana.
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