Lucchina di Vivere Gavirate: “La convenzione è scaduta: la Provincia torni a gestire il Chiostro di Voltorre”
Il mancato rinnovo a inizio anno viene letto con preoccupazione dal capogruppo all'opposizione che propone il ritorno della gestione diretta all'ente proprietario con il coinvolgimento del Comune di Gavirate

Quale futuro per il Chiostro di Voltorre? È la domanda che pone pubblicamente Gianni Lucchina, capogruppo all’opposizione di Vivere Gavirate
«La convenzione sottoscritta tra Comune di Gavirate e Provincia di Varese ( ente proprietario) è ormai scaduta dal 1 gennaio 2025, cosa succederà ora? Speriamo che dopo la perdita della mostra permanente del nostro concittadino, Antonio Pedretti, non dovremmo annoverare anche la perdita del Chiostro di Voltorre».
In questi due anni, la scelta dell’amministrazione di Gavirate è stata quella di coinvolgere le associazioni del territorio per creare eventi e occasioni culturali.
I risultati, secondo Lucchina, sono stati inferiori rispetto alle aspettative:
«Un patrimonio, a mio avviso, che in questi poco più di due anni non abbiamo saputo valorizzare adeguatamente, pur con tutti gli sforzi messi in campo dalle Associazioni, spesso lasciate sole a garantire programmi e gestione del sito, non siamo riusciti a utilizzare il nostro bellissimo Chiostro organizzando eventi, mostre e quant’altro di alto valore artistico e culturale. Ritengo che si debba dedicare a questo splendido luogo attenzione e dovremmo compiere tutti gli sforzi possibili per potenziare ed inalzare la qualità delle proposte culturali da organizzare».
Il timore di Lucchina è quello che la concessione non sia rinnovata: «Mi chiedo se verrà o meno sottoscritta una nuova concessione/convenzione tra Provincia di Varese e Comune di Gavirate; speriamo che presto ci sia una risposta positiva in tale senso. Ritengo comunque, pur tuttavia indispensabile, trovare un percorso, una innovativa modalità di gestione, promozione e valorizzazione del patrimonio che sappia tenere assieme più esigenze: alzare il livello delle proposte culturali, rendere il bene godibile da tutti, in particolare dai Gaviratesi, mantenere viva la rete di volontari che possa ancor con più forza garantire l’apertura del bene ai cittadini, ai turisti ed alle scolaresche.
Una idea innovativa potrebbe essere: la Provincia garantisca la gestione e, nella programmazione degli eventi, ci sia un coinvolgimento del Comune di Gavirate. Insomma, visto il livello del bene, penso che la Provincia abbia maggiori possibilità di mettere in campo competenze adeguate, rapporti e collegamenti garantendo così una maggior sviluppo del Chiostro».
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