Pasqua di solidarietà: i volontari di “Diamoci una mano” riempiono le tavole dei più bisognosi

«Avevamo paura di non riuscire a ritirare abbastanza cibo, ma il buon cuore delle persone che ci aiutano ci ha stupito ancora una volta», ha raccontato Matteo Vago, organizzatore dell’iniziativa. La raccolta ha superato ogni aspettativa, con un flusso continuo di donazioni

Cena Pasquale

Anche quest’anno, in occasione della Pasqua, il progetto “Diamoci una mano” ha saputo dimostrare che la solidarietà non conosce ostacoli. I giovani volontari hanno organizzato una cena solidale presso la chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Busto Arsizio, raccogliendo generi alimentari destinati ai senzatetto e alle famiglie in difficoltà.

«Avevamo paura di non riuscire a ritirare abbastanza cibo, ma il buon cuore delle persone che ci aiutano ci ha stupito ancora una volta», ha raccontato Matteo Vago, organizzatore dell’iniziativa. Il timore si è ben presto trasformato in sorpresa: la raccolta ha superato ogni aspettativa, con un flusso continuo di donazioni.

«È stata una raccolta incredibile», prosegue Vago, «è arrivato moltissimo cibo: tanto scatolame, molte colombe, sughi, latte, teglie e teglie di piatti cucinati — pasta, carne, dolci — e soprattutto cioccolato, per rendere questa Pasqua una festa anche per i più piccoli».

Tra le tante donazioni, spicca il contributo di un’azienda locale del settore elettrico, che ha fornito sette scatoloni di pasta, e quello di un benefattore anonimo, che ha garantito un uovo di Pasqua per ogni bambino. Anche una famiglia di Varano Borghi — padre, madre e figlia — ha voluto unirsi al progetto, mentre una pasticceria di Busto Arsizio ha offerto all’ultimo momento due casatielli e tre colombe molto apprezzate dai destinatari.

Cena Pasquale

Il cibo raccolto è stato convogliato presso l’oratorio San Luigi (parrocchia di San Giovanni), da dove ha preso due vie distinte: i prodotti inscatolati sono stati confezionati in pacchi e destinati alle famiglie segnalate dagli enti caritatevoli del territorio; i piatti già cucinati sono stati riscaldati e serviti presso il nuovo locale mensa accanto alla stazione FS di Busto Arsizio.

In questo spazio accogliente, gli ospiti hanno potuto gustare un menù variegato: spätzle, pasta, cannelloni, lasagne, pollo e una fresca insalata di tonno, uova e mais, particolarmente gradita. Le eccedenze sono state donate ai frati di Busto Arsizio, nel pieno rispetto della catena del freddo, evitando così ogni spreco.

«Il pollo che abbiamo cucinato — quasi quattro chili — era destinato al macero: la scadenza era il 21 aprile e proveniva da un ristorante di Sacconago che non avrebbe potuto venderlo in tempo», ha spiegato Vago. Un esempio concreto di come il recupero alimentare possa tradursi in un gesto di solidarietà.

«Cambiano le persone, passano gli anni, ma la nostra idea di aiutare le persone di buon cuore della nostra città a condividere un pasto con chi purtroppo un pasto non può permetterselo rimane sempre un bellissimo momento di queste festività», ha dichiarato ancora l’organizzatore.

I volontari hanno trasformato le donazioni ricevute in gesti concreti di speranza: «Ieri i nostri “cuori grandi” sono stati delle bellissime penne che hanno scritto che è bello donare speranza a chi purtroppo ne ha poca. Né la fatica, né il maltempo li hanno fermati: avevamo promesso di dare tutto per la distribuzione di Pasqua e abbiamo mantenuto la promessa. Io e Vito Russo pensiamo che si meritino ogni sorriso, ogni grazie e ogni sguardo felice che hanno ricevuto».

A rendere possibile questa catena di solidarietà, oltre ai cittadini e alle realtà del territorio, anche l’importante supporto di don Claudio di Sacconago e don Matteo della parrocchia San Luigi. «Grazie per averci permesso di portare felicità a tante persone in questa Pasqua», ha concluso Matteo Vago.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Aprile 2025
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