Il “ciclista della memoria” pronto a pedalare sulle strade d’Europa, dal Mortirolo a Bruxelles
Dopo il viaggio del 2024 da Ventotene alle Alpi, Giovanni Bloisi si prepara alla spedizione 2025: in bici per mezza Europa, sulle tracce della Resistenza al nazifascismo (e guardando al futuro)

Giovanni Bloisi, il “ciclista della memoria”, è pronto a pedalare sulle strade d’Europa: dal Mortirolo a Bruxelles, sulle tracce della Resistenza al nazifascismo ma guardando al futuro di un’Europa più unita e più giusta.
«Un viaggio per proseguire quello dello scorso anno, quest’anno andremo dal Passo di Mortirolo a Bruxelles» spiega Bloisi (a sinistra nella foto di apertura, 2024), che risiede nel piccolo paese di Varano Borghi nel Varesotto.
Usa il plurale perché quest’anno l’idea – «con la regia dell’Ecomuseo della Resistenza in Mortirolo», con il professor Costantino Ruscigno del Politecnico di Milano – è coinvolgere soprattutto ragazzi e ragazze, contattando anche le Università «lungo tutto il percorso che attraversa Svizzera, Francia, Germania, Lussemburgo, fino al Belgio».
Il punto di partenza è il Mortirolo, dove si era concluso il viaggio 2024: luogo di una doppia, vittoriosa battaglia che vide impegnate contro i nazifascisti le “Fiamme Verdi” (i partigiani d’ispirazione cattolica tra Bergamasca e Bresciano) e anche punto simbolico sulle Alpi, barriera e insieme cerniera tra il mondo mediterraneo e quello tedesco.
Da qui si toccheranno altri luoghi carichi di significato, non sempre grandi città: Trento e Bolzano sede di un campo di concentramento tedesco e poi ancora, passando da Innsbruck, ma anche il paesino di Sankt Radegund, dove viveva Franz Jagerstatter, il contadino austriaco che si oppose per ragioni religiose a Hitler e che fu messo a morte per la sua ferma decisione di non imbracciare le armi per il Reich. E poi ancora a Monaco di Baviera, «presso il Museo della Rosa Bianca si svolgerà un convegno sul ruolo dei giovani nella Resistenza Europea al nazifascismo». Poi su fino a Berlino e di qui verso Francoforte e Strasburgo e infine a Bruxelles.

«Dovevamo partire al 2 giugno, ma lo spostiamo a settembre perché ci consente di avviare meglio la collaborazione con le Università. Si partirà al 7 settembre al Mortirolo, l’arrivo a Bruxelles è previsto intorno al 24-25 settembre».
In ogni città “si farà Memoria delle stragi nazi-fasciste e si svolgeranno eventi pubblici per contribuire a costruire una comune coscienza europea, con la partecipazione di associazioni, forze sociali, culturali, enti locali, parlamentari europei e cittadini interessati all’unità politica europea. L’obiettivo
è quello di alimentare dibattiti e riproporre alla cittadinanza, attraverso la forza valoriale del “Ciclista Europeo”, l’idea di tenere ben legate la Memoria della Resistenza al nazi-fascismo e il futuro dell’unità politica europea, approdo auspicato e necessario per tutti i popoli europei, con l’obiettivo dichiarato di contribuire a creare il sentimento condiviso di un grande ed inclusivo popolo europeo”.
A sostegno, una rete di associazioni che si va definendo in queste settimane.
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