In provincia di Varese 600 patenti saltate per uso del telefonino alla guida dall’inizio del 2025

Il Codice della Strada ha inasprito le pene per l’uso del telefono al volante. Il consigliere regionale Licata apre il dibattito sulla proporzionalità delle misure e propone interventi correttivi

Generico 13 Jan 2025

Nel 2025 la provincia di Varese ha registrato un numero significativo di sospensioni di patente per l’uso del cellulare durante la guida, evidenziando un tema di grande attualità riguardante le sanzioni introdotte dal nuovo Codice della Strada.

Dal primo gennaio, infatti, sono state circa 600 le patenti ritirate nella sola provincia per violazioni dell’articolo 173, comma 3-bis, che prevede la sospensione immediata anche in caso di utilizzo del telefono con il veicolo fermo, ad esempio al semaforo. Un cambiamento rispetto all’anno precedente, quando la sospensione scattava solo per i recidivi.

I dati in commissione trasporti e la differenza con il 2024

Questi dati, comunicati dalla dirigente della Prefettura di Varese Geltrude Corsaro durante un’audizione in Commissione Trasporti del Consiglio regionale della Lombardia, hanno alimentato un confronto sul senso e sulla proporzionalità delle nuove misure. Nel 2024, su 1.679 provvedimenti adottati nella provincia, 557 riguardavano l’uso del cellulare, ma senza la sospensione immediata per i casi isolati.

Critiche e ambiguità della norma

L’obiettivo della nuova norma, entrata in vigore quest’anno, è rafforzare la sicurezza stradale riducendo le distrazioni alla guida, causa frequente di incidenti. Tuttavia, l’applicazione automatica della sospensione anche in situazioni di minor rischio, come l’uso del cellulare a veicolo fermo, ha sollevato dubbi e critiche. Il comandante della Polizia Locale di Varese, Claudio Vegetti, ha evidenziato come la norma, pur giusta nel principio, lasci ampi margini di interpretazione nella definizione di “veicolo in marcia”, complicando l’attività degli agenti.

Nel dibattito è intervenuto anche il presidente di Confconsumatori Lombardia, Alessandro Palumbo, che ha sottolineato come la legge sanzioni in egual misura comportamenti molto diversi, generando un senso di ingiustizia e rischiando di indebolire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Per Palumbo, la sospensione dovrebbe riguardare soltanto condotte effettivamente pericolose.

La proposta del consigliere Licata

Su questa linea si inserisce l’iniziativa del consigliere regionale Giuseppe Licata (Forza Italia), che ha promosso l’audizione per valutare l’impatto della norma e proporre eventuali modifiche. Licata ha spiegato come numerosi cittadini abbiano subito la sospensione della patente per aver utilizzato il cellulare mentre erano fermi al semaforo, una misura che considera eccessiva. «La mia mozione nasce proprio da queste segnalazioni: molti cittadini si sono visti ritirare la patente per aver usato il cellulare in auto mentre erano fermi al semaforo. È giusto punire l’infrazione, ma la sospensione della patente, in questi casi, è una sanzione sproporzionata rispetto alla condotta, specie se confrontata con chi usa il telefono in movimento», ha dichiarato.

Licata ha chiarito che la sua proposta non mette in discussione l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale, ma intende correggere una norma che attualmente penalizza in modo eccessivo comportamenti meno rischiosi. Si augura che la mozione possa ricevere un ampio sostegno in Commissione per una revisione più equilibrata delle sanzioni.

Verso un equilibrio tra sicurezza e giustizia

Il tema resta aperto, con la necessità di bilanciare rigore e giustizia per garantire sicurezza sulle strade senza applicare punizioni sproporzionate. La provincia di Varese rappresenta un caso significativo di questa realtà e di un confronto che riguarda tutta la Lombardia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Maggio 2025
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