Lavoro, sicurezza e dignità: la piazza di Varese chiede impegno e garanzie perché non ci siano più vittime

Un lungo corteo ha sfilato per il centro cittadino fino a Piazza Monte Grappa dove Santo Biondo della Uil ha invocato l'istituzione del reato di omicidio sul lavoro

Manifestazione primo maggio 2025

Sicurezza sul lavoro, salari dignitosi, rispetto e tutela. Varese ha celebrato il Primo Maggio chiedendo a gran voce una nuova cultura del lavoro che metta al centro l’uomo e la donna, persone e cittadini che hanno diritto di vivere una vita dignitosa.

Galleria fotografica

La manifestazione del Primo Maggio a Varese 4 di 26

A parte qualche intoppo tecnico legato a una piazza, Repubblica, inaspettatamente occupata dalla tradizionali bancarelle del mercato come ogni giovedì, e da un problema elettrico del palco prontamente risolto, la manifestazione ha visto una buona partecipazione. Tanti gli slogan, le richieste diverse per categoria ma tutte accomunate dall’urgenza di aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Sicurezza che passa da una nuova cultura ma anche da un diverso modello che faccia a meno del precariato.

«È una ricorrenza importante per l’intero paese e  molto importante a Varese – ha sottolineato Stefania Filetti segretario provinciale della Cgil –  lo festeggiamo unitariamente da tanti anni in maniera determinata. E insieme si è deciso che il primo punto che oggi è la sicurezza sul lavoro. Mettere al centro della discussione politica, delle discussioni parlamentari, delle decisioni del governo il lavoro, vuol dire parlare di lavoro dignitoso, per difendere le lavoratrici e i lavoratori e proteggerli dagli infortuni, tutti gli infortuni, quelli più lievi, ma soprattutto quelli più gravi e mortali. Una piaga nel nostro paese che purtroppo non viene guarita e che richiede la massima attenzione di tutti».

Il corteo si è mosso poco prima delle 10 per attraversale il centro cittadino: via Spinelli, via Avegno, Corso Moro e poi piazza Monte Grappa, via Marcobi, via Veratti , corso Matteotti per poi tornare in piazza Monte Grappa dove c’è stato il comizio finale con Santo Biondo della UIL nazionale: «Oltre 1000 morti l’anno, 182 qui in Lombardia nel 2024, 500.000 denunce di infortuni sul lavoro e 60.000 denunce di infortuni di malattie professionali ogni anno, tre morti al giorno.

Ormai è evidente che l’insicurezza, le morti sul lavoro non sono casualità, non è fatalità, ma hanno delle responsabilità molto chiare nelle imprese, nelle politiche di governi che non aiutano a stabilizzare, ma piuttosto precarizzano il lavoro, con la dinamica dei subappalti a cascata e degli appalti che rispondono alla logica del massimo ribasso.

Non si può consentire che morire o infortunarsi per il lavoro rientri nel pacchetto di chi accetta un’occupazione. Noi abbiamo delle richieste molto chiare per il governo attuale. Il prossimo 8 maggio è convocato un tavolo, ci auguriamo che si passi dagli annunci, dalla reazione emotiva, ai fatti concreti. Bisogna istituire l’omicidio sul lavoro. Non dimentichiamoci poi delle famiglie delle vittime che per molti anni rimangono sole e non sapranno mai chi è il responsabile, perché l’intervento della prescrizione fa sì che quel processo si fermi».

In piazza Monte Grappa, il gruppo musicale Targhe Alterne alternava alle parole momenti musicali di festa che ha coinvolto i presenti, giovani, adulti e anziani perchè il tema del lavoro unisce le diverse generazioni come ha ricordato il segretario della Cisl dei Laghi Daniele Magon: «Il mondo del lavoro interessa a tutti, agli anziani, ai meno anziani perché abbiamo tutti figli, nipoti che vanno al lavoro e tutti siamo interessati che tornino a casa sani, perché la sicurezza è la prima cosa. Dopodiché siamo anche interessati che non vengano sfruttati che vadano al lavoro e tornino a casa sapendo che hanno un futuro attraverso l’impegno che è l’impegno del lavoro.  Quindi credo che sia una festa per tutti, anche di quelli che oggi non ci sono, perchè poter andare a lavorare in modo sereno con la garanzia di far ritorno a casa ci riguarda tutti».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.

Pubblicato il 01 Maggio 2025
Leggi i commenti

Galleria fotografica

La manifestazione del Primo Maggio a Varese 4 di 26

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.