Ddl Intelligenza artificiale, per l’onorevole Ferrara è “Un testo vago e inadeguato. A rischio imprese e lavoraori del varesotto”
Il deputato varesino del Movimento 5 Stelle Antonio Ferrara, membro della Commissione Attività Produttive della Camera, è intervenuto duramente sul disegno di legge presentato dal governo

Il deputato varesino del Movimento 5 Stelle Antonio Ferrara, membro della Commissione Attività Produttive della Camera, è intervenuto duramente sul disegno di legge presentato dal governo in materia di intelligenza artificiale. In una nota, Ferrara esprime forti perplessità sulla visione dell’esecutivo e sulle ricadute concrete per i territori industriali, come quello varesino.
«Il disegno di legge sull’intelligenza artificiale proposto dal governo è più simile a un esercizio di stile che a un piano serio e concreto – commenta infatti il deputato 5Stelle – La maggioranza parla di sicurezza e sovranità tecnologica, ma nei fatti continua a lasciare i dati strategici nelle mani di soggetti stranieri. Un testo generico e pieno di ambiguità, che crea incertezza e non tutela né i cittadini né il nostro tessuto produttivo».
Secondo Ferrara, la situazione nel varesotto richiede interventi strutturali, ben oltre quanto proposto dal governo: «Nel territorio della provincia di Varese – dove le imprese stanno già affrontando la sfida dell’innovazione tra automazione e transizione digitale – serve ben altro. Servono investimenti veri in formazione, infrastrutture tecnologiche e sostegno alla cooperazione tra PMI, università e centri di ricerca. Il governo, invece, si limita agli slogan, dimostrando ancora una volta di non avere una visione strategica per l’Italia e per i suoi territori industriali».
Ferrara ha sottolineato come l’Italia stia già rimanendo indietro rispetto al contesto internazionale: «Mentre a livello globale si comincia già a parlare di Industria 6.0, che punta su una sinergia avanzata tra uomo, macchina e sostenibilità, in Italia l’Industria 5.0 non è mai realmente partita – Spiega – Le imprese varesine, che rappresentano un’eccellenza del manifatturiero italiano, rischiano così di perdere competitività in assenza di un chiaro indirizzo politico e di strumenti adeguati per affrontare questa fase di trasformazione profonda».
Ferrara ha ricordato che anche dal mondo produttivo locale è arrivato un segnale forte: «Non è un caso che, nell’ultima Assemblea generale dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, sia emersa con forza la richiesta di incentivi strutturati sul modello di Industria 4.0. Un appello chiaro, che nasce da un territorio produttivo e innovativo, ma che viene ancora una volta ignorato da un governo più interessato agli annunci che a costruire politiche industriali concrete. È tempo di ascoltare chi ogni giorno fa impresa, crea lavoro e contribuisce alla crescita del Paese».
Infine, Ferrara ha ribadito l’impegno del Movimento 5 Stelle per un’innovazione inclusiva e accessibile: «Il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi per un’intelligenza artificiale che sia al servizio delle persone e delle imprese, e non un privilegio riservato a pochi. Il futuro si costruisce con scelte coraggiose e lungimiranti, non con le chiacchiere».
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