Le tre telefonate di Manfrinati prima dell’omicidio di via Menotti a Varese

Cambia la difesa nel processo in corte d’Assise: il nuovo legale è Elio Giannangeli del foro di Milano: “Non ho ancora incontrato il mio assistito”

tribunale varese

È partita – per concludersi poco dopo – con un colpo di scena l’udienza in corte d’Assise a Varese per l’omicidio di via Ciro Menotti del maggio 2024 per il quale è accusato l’ex avvocato di Busto Arsizio Marco Manfrinati: coltellate all’ex suocero Fabio Limido, e alla moglie Lavinia Limido.

Sostituito il difensore

La novità è arrivata quando l’udienza era da poco cominciata e al banco degli imputati, oltre all’assenza dello stesso Manfrinati, era da registrare la presenza del nuovo difensore, Elio Giannangeli del foro di Milano che ha sostituito il difensore Fabrizio Busignani il quale oltre a questo processo in corte d’assise, aveva recentemente difeso lo stesso Manfrinati dall’accusa di stalking per la quale si era pronunciato il giudice monocratico di Varese.

Essendo la difesa subentrata solo nella giornata di ieri, 26 giugno, il difensore ha chiesto i “termini a difesa“ vale a dire un differimento nelle udienze per consentirgli di consultare gli incartamenti, ben sette faldoni, che riguardano il caso: «non ho ancora incontrato il mio assistito, al quale parlerò nei prossimi giorni quando riuscirò ad arrivare in carcere dov’è detenuto», ha commentato il difensore al termine dell’udienza di venerdì mattina.

Di conseguenza è mutata anche la calendarizzazione del processo: il prossimo step sarà l’11 luglio quando verranno visionati i video girati durante il fatto. E per recuperare l’udienza di oggi è stata calendarizzato anche una sequenza di altre due date, l’11 e il 12 settembre, nelle quali verranno sentite le parti offese.

Le tre telefonate prima dell’omicidio

Nella prossima udienza, inoltre, la Pubblico Ministero Maria Claudia Contini ha annunciato di voler sentire sei testi dell’accusa, in particolare dalla chiamata dei testi emerge che Manfrinati prima di commettere l’omicidio di cui accusato avrebbe fatto una serie di telefonate mentre si trovava in via Ciro Menotti proprio nelle vicinanze dei luoghi in cui stavano lavorando la vittima e la figlia (moglie dell’imputato sfregiata con diversi fendenti).

A chi aveva telefonato a Manfrinati? Le chiamate a cui si riferiva il Pubblico Ministero, e per le quali verranno sentiti i destinatari, sono tre: un amico dell’imputato, l’assistente sociale del Comune di Busto Arsizio, e un consulente tecnico d’ufficio in una causa civile che che pende ancora per la separazione. Solo dall’escussione dei testi che avverrà dunque a luglio sarà possibile sapere quale fu il l’esito di quelle chiamate. A margine dell’udienza una delle due parti offese, l’avvocata Marta Criscuolo, soffermandosi con i giornalisti ha parlato di una scelta dettata dalla particolare indole dell’imputato, che in questi anni avrebbe cambiato diversi legali.

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Pubblicato il 27 Giugno 2025
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