Openjobmetis, parla la “Triade”: “Vogliamo il miglior prospetto possibile in ogni ruolo”

I gm Sogolow e Horowitz insieme a coach Kastritis tracciano le linee guida estive. Spazio importante agli italiani con il 5+5 (Librizzi rinnova) e desiderio di un posto in Europa in attesa delle decisioni della FIBA. Raduno il 18 agosto

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Quando – venti giorni fa – Luis Scola ha tracciato il consuntivo della stagione 2024-25 della Pallacanestro Varese, ha di fatto confermato nella stanza dei bottoni sia Zach Sogolow sia Max Horowitz, i due general manager americani che lo affiancano nella gestione e nelle scelte. Ecco perché non è una sorpresa ritrovare entrambi, insieme a coach Ioannis Kastritis, nell’incontro informale con la stampa che in pratica ha dato il via alla nuova avventura biancorossa.

Una chiacchierata che – lo diciamo subito – non ha portato grandi novità ma che piuttosto è servita ad avere alcune conferme su come la società sta impostando la stagione. La prima riguarda la formula prescelta, quella del “5+5” (cinque contratti italiani e altrettanti stranieri) pressoché confermata soprattutto se rimarranno i quattro azzurri che hanno il contratto, ovvero Librizzi, Alviti, Assui ed Esposito. Se così sarà, si andrà alla ricerca di un pivot italiano come cambio del titolare straniero.

ITALIA FIRST

Librizzi (dato per sicuro Esposito) è pronto alla firma definitiva con prolungamento di contratto: «Le cose sono ormai definite, stiamo sistemando alcune questioni ma siamo ormai vicini all’annuncio». Lo stesso si potrebbe dire di Davide Alviti il cui contratto però ha un’uscita entro il 30 giugno per squadre che disputano le coppe: al momento nessuno si è mosso «Stiamo parlando di continuo con il suo agente e il suo entourage – garantisce la Triade biancorossa – le impressioni sono buone e noi vogliamo che continui con qui perché è una risorsa importante per la squadra».

Il discorso italiano termina con una “tappa” dalle parti di Giordano Bortolani, tiratore in uscita da Milano che interessa a Varese così come a – più o meno – tutte le formazioni di LBA. Sogolow e Horowitz confermano i contatti con l’agente (Riccardo Sbezzi ndr) «ma in questo momento sta giocando i playoff e ci sono diverse squadre a lui interessate».

AMERICA, SECOND

Ben più nebulosa – almeno al pubblico – la situazione degli stranieri. Posto che il mantra è «vogliamo avere il profilo migliore per ogni posizione aperta, in relazione alle possibilità economiche», di nomi al momento non se ne fanno anche se Kastritis e soci confermano la redazione della classiche “liste” entro le quali scegliere. Sogolow trascorrerà qualche giorno alla Summer League NBA: «Un modo per incontrare e valutare giocatori e per venire a contatto con tutto il mondo del basket». Di certo è che la volontà è quella di avere un gruppo straniero ben assortito, che possa comprendere giocatori con passato europeo e non solo americani da G-League. Nel portafoglio biancorosso ci sono ancora i contratti di Justin Gray e Jordan Harris che non vengono scartati a prescindere, ma l’impressione è che si cerchi altro anche perché né l’uno (per infortuni continui) né l’altro (per il prestito a Rieti) hanno mai giocato nel sistema di Kastritis.

CI VEDIAMO IL 18

Intanto prende forma la pre-stagione. La data di inizio lavori è fissata per lunedì 18 agosto, le amichevoli sono in via di definizione (ventilata la possibilità della Valtellina ma non ci sono conferme) mentre l’idea è quella di tornare a Gressoney per completare la preparazione con qualche giorno in montagna.

Con la speranza di affinare polmoni e muscoli anche per un’avventura europea: «Da parte nostra la strada è sempre aperta – conferma Sogolow – Sappiamo che partecipare alla Fiba Cup è una spesa per la società ma siamo convinti che esserci è importante per diverse ragioni». Kastritis si dice d’accordo anche perché – l’assunto è vecchio come la pallacanestro – gli atleti preferiscono giocare che allenarsi. E sui rischi di “stanchezza” «ci sono ma bisogna bilanciare le cose negative con quelle positive. La Coppa con una rotazione a 9-10 giocatori consente di dare minuti a chi sta meno in campo in Serie A e comunque la nostra idea è quella di avere uomini in grado di coprire più ruoli, e anche questo serve in una campagna d’Europa».

UNA SFIDA INTRIGANTE

Non è un mistero che – se Kastritis è ormai beatificato dal pubblico varesino – Sogolow e Horowitz sono stati a lungo sulla graticola per le scelte passate. La conferma ricevuta da Scola apre ai due gm USA la terza stagione biancorossa: «Abbiamo parlato diverse volte con Luis e con il coach riguardo al futuro del club e ai passi da fare per migliorare le risorse e i risultati. Per noi far crescere Varese è una sfida intrigante, in una città che è un posto speciale per questo sport, e lo diciamo dopo aver frequentato NCAA, G-League, NBA e conosciuto diverse realtà italiane ed europee. Per noi il vero dolore sarebbe lasciare Varese in una cattiva situazione ma oggi siamo qui per preparare una nuova estate sulla quale basare un futuro migliore». Speriamo abbiano ragione.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Giugno 2025
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