“Pensavo mi avrebbe staccato il piede”: aggredita da un cane nei boschi di Morazzone

Claudia è stata attaccata da un cane lasciato libero in località Pagliate. Ha riportato ferite serie alla gamba e alla caviglia. «Il cane era libero e in quel bosco passano molte persone»

cane che ringhia

Nei giorni scorsi, nella zona boschiva di Morazzone, località Pagliate, Claudia è stata aggredita da un cane lasciato libero dal proprietario. Ha riportato ferite importanti alla gamba e alla caviglia, ed è ancora in cura. Ha deciso di raccontare pubblicamente quanto accaduto per lanciare un appello: serve più consapevolezza e responsabilità da parte di chi porta i cani nei luoghi pubblici. Il suo messaggio vuole essere un monito, perché fatti simili non si ripetano.

Buongiorno,
scrivo solo ora perché nei giorni scorsi non stavo bene. Ieri in particolare ho avuto forti dolori, e vivo con la speranza che l’infezione resti limitata alla gamba. In ospedale sono stati scrupolosi e professionali — li ringrazierò sempre per come mi hanno curata — ma il danno c’è stato.

La sensazione che ho provato è stata quella che il cane volesse staccarmi il piede. Così sarebbe finita, se non avessi trovato il coraggio di mettere le mani nella sua bocca e, con una forza che non credevo di avere, cercare di allentare la presa. È stato un tempo che mi è sembrato infinito. Mi sentivo svenire, ma continuavo a ripetermi che se fossi svenuta sarebbe stato ancora peggio, e che dovevo combattere.

Mi è passata davanti un’immagine agghiacciante: quella di chi viene aggredito e sbranato da un cane.
Quello che fa più male è che questa, come si dice, era “una tragedia annunciata”: conosciamo il proprietario, e la sua totale incapacità di gestire quel cane. Lo lascia libero, e nel momento dell’aggressione nemmeno era presente. Non si è neppure preoccupato di sapere come stessi. Alla mia amica ha risposto solo che il cane è assicurato, e che quindi per le spese non ci sono problemi.

Io invece ho venti giorni di prognosi, e ogni volta che mi puliscono la ferita — devono entrare in profondità — provo un dolore allucinante. Queste cose i padroni incoscienti non le sanno: non è solo il danno del momento, ma le conseguenze che ti porti dietro.

Ho sporto denuncia e andrò fino in fondo, perché in quel bosco passano tante persone, famiglie con bambini, anziani con i loro cagnolini. Quella persona ha anche un cane più piccolo, che pure lascia libero, e che spesso attacca altri cani. Non ha mai fatto danni solo perché è di piccola taglia, ma anche questa è una storia che deve finire.

Ho anch’io un cane, e proprio per questo so bene quanto sia importante essere responsabili.

Claudia

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Giugno 2025
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