Varese cerca talenti, 2500 euro per chi studia ecosistemi e risorse
Torna il premio “Mario Pavan” destinato ai giovani ricercatori. Il Comune di Varese, in collaborazione con la Società Astronomica Schiaparelli, assegnerà il premio a un dottore di ricerca che abbia affrontato in sede di tesi i temi legati all'ambiente e alla sostenibilità. Ecco come partecipare

Il Comune di Varese, in collaborazione con la Società Astronomica Schiaparelli, assegnerà un premio di 2500 € a un dottore di ricerca che abbia affrontato in sede di tesi i temi legati all’ambiente e alla sostenibilità.
Il premio “Mario Pavan”, giunge alla sesta edizione, ed è destinato a valorizzare le tesi di dottorato di giovani ricercatori e a sostenerli nei primi passi della carriera dopo gli studi. Il bando 2025, aperto fino al 25 luglio, ha come tema la coesistenza tra uomo e natura, con un particolare focus sull’uso sostenibile delle risorse e la valorizzazione dei servizi ecosistemici.
La premiazione ufficiale del vincitore avverrà assieme alla cerimonia di assegnazione del premio ecologia città di Varese “Salvatore Furia”, supervisionato da un comitato scientifico che comprende il Comune di Varese, la Società Astronomica Schiaparelli, l’Università degli Studi dell’Insubria, il JRC di Ispra e ARPA Lombardia.
“L’ecologia e la sostenibilità sono temi cari alla sensibilità e alla storia dei varesini – dichiara Nicoletta San Martino, assessora alla tutela ambientale, sostenibilità sociale ed economia circolare del Comune di Varese. – Ispirata dall’anima scientifica di un pioniere dell’ecologia come Salvatore Furia, l’amministrazione è lieta di proporre anche quest’anno il premio dedicato alla figura altrettanto significativa di Mario Pavan, mettendo in luce il lavoro emergente di un dottore di ricerca. Nel solco di questa tradizione, si conferma l’attenzione di Varese per i giovani, riponendo fiducia nel loro sguardo inedito sul patrimonio naturale; un patrimonio che hanno diritto di ricevere in consegna e che, a loro volta, sono chiamati a trasmettere nell’interesse delle generazioni future.”
“L’Università dell’Insubria è onorata di contribuire anche quest’anno alla promozione e valorizzazione del premio ecologia città di Varese “Salvatore Furia” e del premio “Mario Pavan” – afferma Adriano Martinoli, professore dell’Università degli Studi dell’Insubria. – La sinergia tra enti tecnico-scientifici del territorio sotto il coordinamento del Comune è un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale orientata alla costruzione di una coscienza ecologica diffusa, in grado di affrontare le sfide ambientali su scala locale e globale. In particolare, il premio Pavan, dedicato ai giovani dottori di ricerca, rappresenta una concreta opportunità per valorizzare le nuove generazioni di ricercatori, vera asse portante del futuro della società e del sapere scientifico.”
Mario Pavan, Salvatore Furia e l’origine del premio
Le figure di Furia e di Pavan sono accomunate da un approccio scientifico alla tutela dell’ambiente. Entomologo, speleologo e ministro dell’Ambiente nel 1987, Pavan era già stato insignito nel 1978 dello stesso premio ecologia città di Varese ideato da Furia. Numerose le sue collaborazioni con il corpo forestale, come è da segnalare il suo contributo, in veste di consulente delle commissioni parlamentari competenti, nella redazione della legge sulle riserve naturali dello Stato. Impossibile non cogliere nella sua opera risonanze con il percorso di Furia, che fu invece fondatore della Cittadella delle Scienze, promotore del parco regionale del Campo dei Fiori, ideatore del corpo regionale delle guardie ecologiche volontarie e protagonista di battaglie a difesa degli ecosistemi, a partire da quello del lago di Varese.
Il premio Pavan, ideato nel 2018 dall’amministrazione comunale e dagli enti del comitato scientifico del premio Furia, è dunque l’occasione per valorizzare gli approcci che, nel mondo della ricerca scientifica, siano capaci di creare connessioni tra i diversi campi disciplinari e di indicare, a partire dalla teoria, pratiche di utilità concreta per la quotidianità amministrativa degli enti locali e pubblici.
Bando e indicazioni utili
Sono invitati a partecipare al bando tutti i dottori di ricerca che hanno discusso la tesi di dottorato dopo il 1° gennaio 2022 e hanno affrontato soggetti come: la gestione di risorse naturali quali acqua, suolo, foreste, o biodiversità; la progettazione ecologica del territorio; l’agricoltura rigenerativa e forestazione sostenibile; i sistemi agroecologici e le pratiche produttive a basso impatto ambientale; le infrastrutture verdi e blu per la resilienza urbana e rurale; le economie circolari fondate sul riuso e sul riciclo delle risorse; i modelli di sviluppo territoriale integrativo con gli ecosistemi; la governance locale partecipata; l’innovazione sociale, economia e tecnologica per l’integrazione dei valori naturali nei processi decisionali pubblici. Sono integrative del punteggio anche l’interdisciplinarità della ricerca e le applicazioni delle sue riflessioni teoriche alle pratiche di enti locali e amministrazioni pubbliche.
La domanda per l’ammissione al premio, corredata dei necessari allegati e indirizzata al sindaco del Comune di Varese, dovrà pervenire per mezzo posta raccomandata o consegnata a mano all’ufficio protocollo del Comune di Varese, via Sacco n. 5 – 21100 Varese, oppure inviata via PEC all’indirizzo protocollo@comune.varese.legalmail.it
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