Da Gavirate a Capo Nord in bici: l’impresa solidale di Fabio Zancan
Partito il 21 giugno e arrivato il 27 luglio, ha attraversato Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia raggiungendo Capo Nord insieme alla moglie Stefania

Un viaggio di oltre 4.000 chilometri, 35 tappe e sei nazioni attraversate, con un unico obiettivo: sostenere i bambini malati oncologici. È l’impresa che ha portato Fabio Zancan, 42enne di Gavirate e triatleta, dal paese affacciato sul lago di Varese fino a Capo Nord, il punto più a nord d’Europa.
La partenza il 21 giugno e la sfida benefica
Fabio è partito il 21 giugno con una missione sportiva e solidale: raccogliere fondi a favore della Fondazione Maria Letizia Verga, impegnata nel migliorare la qualità della vita dei piccoli pazienti oncologici. Il percorso ha attraversato Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia, per un totale di 4.150 chilometri.
«È stata una sfida diversa dal solito – racconta – perché non si trattava solo di superare i miei limiti sportivi ma di farlo per una causa che sentivo importante».
Il viaggio tra natura, emozioni e qualche difficoltà
Paesaggi incantevoli, lunghi tratti in solitaria, meteo avverso e momenti di malinconia hanno accompagnato la pedalata di Fabio, trasformandola anche in un percorso interiore: «C’erano giorni duri, ma dentro di me sapevo che l’obiettivo dava senso a ogni chilometro percorso».
A metà tragitto, a Rovaniemi in Finlandia, la moglie Stefania lo ha raggiunto per condividere con lui l’ultima parte del viaggio. Insieme, il 27 luglio, hanno toccato Capo Nord.
L’arrivo a Capo Nord e il sole di mezzanotte
«Difficile spiegare le emozioni degli ultimi chilometri – spiega Fabio – tra adrenalina, felicità e incredulità per avercela fatta». A coronare il traguardo, il sole di mezzanotte che ha illuminato la cima di Capo Nord la sera dell’arrivo.
Oltre 12mila euro raccolti per la Fondazione
Grazie alla rete del dono, Fabio è riuscito a raccogliere 12.846 euro, superando ogni aspettativa: «Non pensavamo di arrivare a coinvolgere così tante persone, siamo davvero orgogliosi».
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