I Fleetwood Mac cambiano formazione, cambiano genere, e diventano delle superstar
Il disco dei record sarà il successivo, ma anche questo arriverà al primo posto USA.

Fra i gruppi usciti dagli anni ’60 inglesi, una storia strana come quella dei Fleetwood Mac è difficile trovarla. Gruppo blues nato come spin-off della band di John Mayall, i continui cambi di formazione videro farne parte molti ottimi musicisti: dal grande Peter Green, vittima poi di problemi mentali, a Jeremy Spencer e Danny Kirwan.
Ma a dare il nome al gruppo, garantendone in un certo senso la continuità, era la base ritmica formata da Mick Fleetwood e John McVie: normale allora che cambiando la frontline cambiasse anche la musica, come successe nel 1975 quando reclutarono un nuovo chitarrista e cantante, l’americano Lindsey Buckingham, che volle portarsi dietro anche la compagna Stevie Nicks. I due avevano già inciso un disco in coppia, ma nonostante l’assai gradevole aspetto non erano “just another pretty face”, ed insieme alla tastierista Christine McVie, moglie di John, fecero svoltare il gruppo verso un pop rock di pregevole fattura.
Il loro disco dei record – uno dei più venduti in assoluto della storia del rock – arriverà due anni dopo, ma già questo, anche se ci mise un anno, raggiunse il primo posto in America tramutandoli in superstar.
Curiosità: Landslide fu scritta da Stevie Nicks in un periodo in cui era lei a mantenere economicamente la coppia con Buckingham, visto che la Polydor aveva rotto il contratto per l’insuccesso del loro primo disco. Faceva lavoretti come cameriera e come donna delle pulizie: nel giro di poco più di un anno sarebbe diventata straricca.
La rubrica 50 anni fa la musica
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