I comuni di Cremenaga e Brezzo di Bedero approvano all’unanimità il “Trattato sulla proibizione delle armi nucleari”

A 80 anni dalle bombe su Hiroshima e Nagasaki, cresce anche in Italia il sostegno al disarmo nucleare. I due comuni dell’Alto Varesotto si uniscono all’appello della società civile per un futuro senza armi atomiche

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(A nome del Tavolo per la Pace dell’Alto Verbano)

Il 6 e il 9 agosto 2025 ricorrono gli 80 anni dalle bombe nucleari su Hiroshima e Nagasaki, quei terribili ordigni distruttori di vite e di futuro, denominate in modo oscenamente scherzoso “little boy” e “fat man”. In quel momento l’orrore fu tale che il mondo disse “mai più!”, illudendosi che la deterrenza avrebbe preservato dalla distruzione. Ma la memoria umana è labile, come più volte ci ha insegnato la storia. 

E siamo ai giorni nostri, in cui le armi nucleari non sono più tabù, ma vengono ostentate e minacciato il loro uso a sproposito.  Man mano che gli ultimi reduci di quel massacro, ancora in vita, se ne vanno, diventa necessario preservarne la memoria. È proprio dalle voci degli ibakusha, gli eroici sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki, che proviene lo stimolo morale che portò alla negoziazione all’ONU del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW – Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons ), nell’ambito della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons per opera di ICAN, Premio Nobel per la Pace nel 2017. 

Ad oggi sono 73 i Paesi che hanno ratificato e in totale sono 98 quelli che hanno approvato o firmato il TPNW. Il Trattato TPNW vieta ai Paesi che lo ratificano di sviluppare, testare, produrre, fabbricare, acquisire, stoccare, controllare, ricevere o minacciare di usare armi nucleari. È inoltre vietato ospitare, incoraggiare o assistere altre nazioni impegnate in una di queste attività proibite. La norma internazionale impone inoltre ai Paesi di assistere le vittime e di ripulire le aree contaminate da radiazioni provenienti da esperimenti nucleari, oltre a prevedere un ampio sistema di monitoraggio per garantirne il rispetto

Purtroppo nessuno Stato dotato di armi nucleari (o posto sotto l’ombrello nucleare di una alleanza militare, come nel caso dell’Italia) ha firmato o ratificato il Trattato TPNW. L’Italia quindi, insieme ad altri membri della NATO, non ha aderito al trattato. Ma la società civile a volte anticipa i propri governi dimostrando maggior lungimiranza. 

In Italia la mobilitazione “Italia, ripensaci”, promossa da Rete Pace Disarmo e Senzatomica, continua a crescere e a diffondere consapevolezza sull’urgenza del disarmo nucleare. Oltre 120 Enti Locali hanno già aderito all’Appello delle Città per il TPNW. Un numero in costante aumento, che dimostra come i territori e le comunità locali siano sempre più consapevoli e attivi nel richiedere un cambiamento di rotta alla politica estera e di difesa del nostro Paese in ambito nucleare.

Ora tra quei Comuni figurano anche due realtà dell’Alto Verbano: Cremenaga e Brezzo di Bedero, (rispettivamente con delibera Atto n. 13 del 20-05-2025 e Atto n. 30 del 30-07-2025) e sicuramente altri Comuni li seguiranno, chiedendo al Governo italiano che il nostro Paese possa fare passi concreti di avvicinamento ai contenuti del Trattato TPNW. 

(Fonte: archivio Rete Italiana Pace e Disarmo)

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Pubblicato il 06 Agosto 2025
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