A Radio Materia l’associazione “Amici di Gulliver”: il volontariato che sviluppa comunità e speranza

Nella rubrica Soci All Time di Radio Materia, Francesca Di Leo e Flavio Purgato hanno raccontato la loro esperienza da volontari dell'associazione

Radio Materia

Un microfono acceso, la voce emozionata e la voglia di condividere una storia che parla di cura, relazioni e cambiamento. Nella quarta puntata di Soci All Time, la rubrica di Radio Materia dedicata alle associazioni della provincia di Varese, i protagonisti sono stati Francesca Di Leo e Flavio Purgato, volontari dell’associazione Amici di Gulliver.

L’associazione nasce nel 1986, un anno dopo la fondazione della comunità terapeutica Gulliver, per sostenere le attività quotidiane e affiancare gli operatori. Oggi conta volontari che dedicano tempo e competenze in modi diversi: dal contatto diretto con gli ospiti alla gestione del progetto City Cibo Europa, che in collaborazione con il Banco Alimentare recupera alimenti ancora utilizzabili da mense e negozi per ridistribuirli alla comunità e ad altre realtà del territorio.

«Ho conosciuto Gulliver in un momento di difficoltà personale» racconta Flavio. «Da lì è iniziato un percorso di cura e cambiamento che mi ha portato, una volta in pensione, a diventare volontario. Stare accanto alle persone che stanno affrontando il loro cammino aiuta anche me a migliorarmi».

Per Francesca, l’esperienza di volontariato è anche un modo per rispondere a un bisogno profondo: «Ognuno sceglie di essere volontario per motivi diversi. Ma quello che accomuna tutti è il senso di appartenenza e di condivisione che si crea. Amici di Gulliver è una comunità dentro la comunità».

Le attività sono molteplici: accompagnare gli ospiti a visite o commissioni, affiancarli in cucina o negli orti di Bregazzana, proporre laboratori artistici, musicali, sportivi o creativi a seconda delle competenze di ciascuno. Non manca il sostegno alle famiglie, spesso travolte dalle difficoltà legate alla salute mentale di un proprio caro.

Il cuore dell’esperienza, però, resta la relazione. «Il volontario non è un professionista» spiega Francesca, «ma una persona che si mette accanto a un’altra persona. È questa vicinanza che aiuta a ricostruire fiducia e speranza».

Fare volontariato significa quindi aiutare, ma anche crescere: «Vedere un cambiamento nell’altro» conclude Flavio, «ti fa capire che cambiare è possibile per tutti. E questo diventa un invito a provarci ogni giorno, anche nella propria vita».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Settembre 2025
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