Varese

A Villa Panza di Varese due concerti con I Solisti Veneti

Doppio appuntamento con la storica orchestra di Padova

09 Settembre 2025

Dalla fine dell’estate all’equinozio d’autunno, il festival I Solisti Veneti per il FAI accompagna il pubblico in un itinerario musicale che unisce paesaggi sonori e paesaggi culturali, con una programmazione pensata per valorizzare dimore storiche, ville e castelli tra i più suggestivi del patrimonio italiano. Giunto alla sua sesta edizione, nel 2025 il ciclo concertistico più giovane nato dalla fantasia creativa de I Solisti Veneti è interamente dedicato alle celebrazioni del 50° anniversario del Fondo per l’Ambiente Italiano e conferma la vocazione di intrecciare musica, storia e ambiente, trasformando ogni concerto in un affresco vivo.

Sono due gli appuntamenti in programma nella cornice di Villa e Collezione Panza, Bene del FAI nel cuore di Varese, immerso nel verde e custode di una delle collezioni di arte contemporanea più conosciute al mondo.

Dopo l’esecuzione integrale dell’Opera Terza “L’Estro Armonico” e dell’Opera Ottava “Il Cimento dell’Armonia e dell’Inventione”, martedì 9 settembre alle ore 21 prosegue il lavoro monografico che I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella dedicano ad Antonio Vivaldi (1678–1741).

Per l’occasione Villa Panza accoglie l’esecuzione integrale dell’Opera Undicesima, pubblicata ad Amsterdam nel 1729. Si tratta di una raccolta di sei concerti che appartengono al periodo della maturità del Prete Rosso. Cinque sono destinati al violino, mentre il sesto vede protagonista l’oboe con Paolo Grazia, tra i massimi interpreti a livello internazionale e primo oboe del Teatro Comunale di Bologna.

Dal punto di vista musicologico, l’Opera 11 rappresenta una tappa significativa nel percorso creativo di Vivaldi. A differenza dell’irruenza e della brillantezza dei concerti giovanili, qui il linguaggio si fa più raccolto e meditativo. L’equilibrio formale, le modulazioni inattese e la capacità di variare la scrittura senza mai ripetersi rivelano una sensibilità nuova, quasi introspettiva, che prefigura un Vivaldi meno “teatrale” e più interiore. In particolare, il Concerto in do minore per oboe, archi e basso continuo RV 465, che conclude la raccolta, suggella il ciclo con una tessitura lirica e intensa: una vera perla che mette in risalto il timbro caldo e pastoso dell’oboe, strumento che proprio Vivaldi contribuì a portare in primo piano nella scena europea del primo Settecento.

Così l’Opera Undicesima si rivela non solo una testimonianza storica di un momento creativo, ma anche un’occasione di scoperta per il pubblico contemporaneo: un Vivaldi meno consueto, più vicino alla dimensione della riflessione e della poesia musicale e con una scrittura solistica che raggiunge la piena maturità del nuovo Concerto solistico, soppiantando definitivamente il Concerto grosso. Ospitato in un luogo emblematico come Villa Panza, il concerto intreccia la voce di Vivaldi con la missione del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, che da cinquant’anni custodisce e restituisce al pubblico i tesori del paesaggio, dell’arte e della memoria storica del nostro Paese. In questo dialogo fra musica e architettura, natura e arte contemporanea, il festival riafferma il valore di una tradizione culturale che si rinnova, facendo della bellezza un’esperienza condivisa.

Villa Panza aprirà nuovamente le sue porte alla musica venerdì 19 settembre alle ore 21, in occasione del concerto “O Venezia, Venaga, Venusia”. Nel 300° anniversario della nascita di Giacomo Casanova, I Solisti Veneti propongono un omaggio musicale alla Venezia libertina e colta del Settecento. Il titolo del concerto – “O Venezia, Venaga, Venusia” – evoca un’idea mitica di città come luogo del desiderio e della trasformazione ed è ispirato alla magica e onirica narrazione de Il Casanova di Federico Fellini. Protagonista solista è la chitarrista Filomena Moretti, tra le più acclamate interpreti italiane del repertorio classico e moderno, accanto alla quale sarà presente il veneziano Pino Donaggio, autore del Concerto per chitarra e archi composto nel 2025 e dedicato a I Solisti Veneti. Donaggio, cantautore e compositore di colonne sonore di fama mondiale, ha fatto parte della primissima formazione de I Solisti Veneti in qualità di violinista e il suo legame con
l’Orchestra si è consolidato con la registrazione di due dischi, pubblicati nel 2016 e nel 2020 dall’importante etichetta Warner Classic, interpretati da I Solisti Veneti e con musiche inedite a loro dedicate.

Torna il dialogo con la storia veneziana e con la memoria culturale italiana. Figura controversa e geniale, Casanova incarna l’immaginario libertino, cosmopolita e illuminista del Settecento, che pienamente si riflette nelle musiche di Galuppi, Tartini e Vivaldi. Tributando nuovamente il cinema e i grandi compositori ad esso legati, il programma si chiude con lo spettacolare Concerto per archi di Nino Rota, coinvolgente composizione musicale e scenica e ponte ideale tra classicità e cinema.

I Solisti Veneti
Storica orchestra di Padova fondata nel 1959 da Claudio Scimone con l’obiettivo di diffondere la conoscenza della musica classica, divulgare nel mondo l’immenso patrimonio culturale veneto e italiano, offrire esperienze culturali d’eccellenza accessibili a tutti. Ascesa rapidamente ai vertici della fama internazionale, con più di 6.000 concerti in 90 diversi Paesi da oltre sessant’anni continua oggi a destare l’incondizionato entusiasmo del pubblico esplorando nuovi progetti e modalità di fruizione sotto la guida di Giuliano Carella, dal 2018 Direttore artistico e musicale e successore di Scimone.

INFO E PRENOTAZIONI
Info: www.solistiveneti.it

VI EDIZIONE – I SOLISTI VENETI PER IL FAI
nel 50° anniversario del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano storia, memoria, meraviglia
Villa e Collezione Panza a Varese

martedì 9 settembre 2025, ore 21 – concerto “L’Opera Undicesima di Vivaldi”
venerdì 19 settembre 2025, ore 21 – concerto “O Venezia, Venaga, Venusia”

8 Settembre 2025
Redazione VareseNews
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