Dall’ambiente all’arte, passando per la salute: l’Alveare di Buguggiate si racconta a Radio Materia
Nato per sostenere il territorio con piccoli fondi e borse di studio, oggi l’Alveare di Buggiate è un punto di riferimento culturale, sociale e ambientale. Dalla boutique del riuso ai restauri artistici, fino al sostegno alla ricerca medica: il racconto di Ilaria Mai a “Social Time”, in collaborazione con Csv Insubria
«Volevamo solo dare una mano al nostro paese, e invece ci siamo trovate a cambiare il territorio».
Così Ilaria Mai, presidente dell’associazione L’Alveare di Buggiate, riassume l’avventura nata quasi per gioco nel 2016 e diventata oggi una delle realtà più vivaci e innovative della provincia di Varese.
L’occasione per raccontarla è arrivata ai microfoni di Soci All Time, la rubrica radiofonica realizzata in collaborazione con Csv Insubria e Radio Materia. A condurre l’intervista la giornalista Roberta Bertolini.
In partenza l’associazione voleva inizialmente creare eventi per raccogliere fondi e premiare i ragazzi meritevoli con borse di studio. Ma da quell’idea è nata una rete di progetti che intrecciano ambiente, salute, cultura e comunità.
Riuso e tutela dell’ambiente
Uno dei simboli dell’associazione è la boutique del riuso, un piccolo scrigno di abiti vintage e oggettistica selezionata, che finanzia le attività dell’associazione e promuove uno stile di vita sostenibile.
«Raccogliamo abiti firmati, accessori, oggetti particolari: tutto viene curato e valorizzato» racconta la presidente.
Nel tempo la tutela ambientale si è intrecciata con la cura della salute e del benessere.
Da anni infatti l’Alveare collabora con l’associazione Valbossa in Rosa per la prevenzione del tumore al seno, portando il tema della salute anche nelle scuole con la “colazione sana”.
Ma l’impegno dell’associazione non finisce qui. Tra i tanti interessi dei volontari emerge anche la tutela del patrimonio artistico locale.
Con i fondi raccolti e il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto, l’Alveare ha già finanziato numerosi restauri: dalle formelle dei Misteri del Rosario nella chiesa di Buguggiate, ai due oli su tavola di Callisto Piazza ad Azzate, fino alla monumentale Pala della Santissima Trinità, attribuita a Camillo Procaccini.
Ora è in cantiere un nuovo progetto: il restauro di due grandi tele, il San Gerolamo penitente della chiesa di Azzate e l’Ecce Homo della parrocchiale di Buguggiate.
Ricerca e futuro
Nel 2023 l’associazione ha istituito il premio per la ricerca in radiodiagnostica, destinato a giovani specializzandi dell’Università dell’Insubria. La prima vincitrice, la dottoressa Cecilia Beltramini, ha potuto partecipare al congresso internazionale Cirse di Barcellona.
«È un progetto che ci sta molto a cuore: vogliamo sostenere chi studia e innova, perché la ricerca è l’unica risposta concreta alle malattie» sottolinea Ilaria Mai.
Un invito ai giovani
L’intervista si chiude con un appello da parte della presidente: «Vorrei dire ai giovani di lasciarsi contagiare dal volontariato. Fare del bene agli altri fa bene prima di tutto a se stessi. Se vogliamo cambiare il mondo, cominciamo dal nostro territorio».
Chi vuole conoscere da vicino l’associazione può visitare il sito cliccando qui oppure i canali social Facebook e Instagram
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